Questo “Sabato in poesia”, se me lo permettete, vorrei dedicarlo a chi mi sopporta dal 1993 e, il 10 marzo 2003 ha fatto l’unica cosa che, poverino, rimpiangerà per tutta la vita: sposarmi.
“Saprai che non t’amo e che t’amo”, scritta da Neftalí Ricardo Reyes Basoalto, noto al mondo come Pablo Neruda, poeta cileno e premio Nobel per la letteratura nel 1971, non ha bisogno di commenti così, per una volta, vi risparmierò i miei sproloqui e lascerò i versi a parlare per me.
Saprai che non t’amo e che t’amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un’ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t’amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l’infinito,
per non cessare d’amarti mai:
per questo non t’amo ancora.
T’amo e non t’amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t’amo quando non t’amo
e per questo t’amo quando t’amo.
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8 commenti
Sei la solita indecisa e confusionaria…ahahah
Ahahah, confusionaria si, di certo 🙂
Mi spiace deluderti, ma non lo rimpiangerò mai…T'AMO.
Buon anniversario!!!!! ^_^
P.S. Ammazza che bella 'sta poesia!!!
Orgoglio, a te rispondo in privato… forse. Ahahahh.
Stefania, grazie 😀
Bella poesia… ma vi siete messi d'accordo te e Rosario? avete scelto ambedue Neruda 🙂
Ahahah, no no, nessun accordo 😀