Vorrei parlarvi di quest’opera per la quale ho un’immensa ammirazione, questo Bacio, unito al bacio tra Paolo e Francesca di Amos Cassioli sono per me sempre fonte di commozione, il legame affettivo che ho con loro, me li rende speciali.
Indipendentemente dal significato che ogni pittore attribuisce alle proprie opere, credo sia ciò che l’opera stessa suscita in chi la guarda ad avere importanza, poco importa per me che “Il Bacio” abbia un sottinteso politico, io e la persona che con me condivide l’amore per questa tela (mio marito) ne abbiamo una visione che è solo nostra, l’abbiamo investita di un significato sentimentale e romantico, per noi rappresenta un momento, ormai fissato nell’eternità, del nostro amore.Una delle copie è custodita in una delle salette dell’Accademia di Brera, in seguito al suo successo ne furono dipinte altre versioni, simili ma non identiche e per l’appunto, con significati differenti, anche politici; deve essere ricordata quella che il pittore inviò in Francia, una copia che si differenzia per pochi ma fondamentali particolari: una veste bianca abbandonata sui gradini, una parte della scena e il mantello del giovane.
Un professore di storia dell’arte potrebbe facilmente contraddire la mia interpretazione ma questa non è data dalla conoscenza bensì dalle sensazioni che la tela trasmette…e le sensazioni sono personali, non possono essere universali e condivise da tutti, nessuno me le può imporre o dirmi che sono sbagliate, sono sentimenti, a ognuno i suoi.Ma torniamo al quadro. Alla tela fu attribuito un significato politico, quello che Francesco dall’Ongaro chiamò “Il bacio del volontario” venne investito di una connotazione che forse Hayez nel suo primo intento non aveva avuto intenzione di attribuirgli.
Come è possibile non restare incantati di fronte ai particolari minuziosi, le pieghe così ben disegnate del vestito, la cucitura ben delineata che unisce gonna e corpetto, le ombre, i segni del tempo sul marmo, la bocca socchiusa della donna che teneramente e disperatamente si aggrappa all’amante che con la mano in un gesto misto di forza e delicatezza le solleva il viso schiudendole la bocca in cui porre un bacio che potrebbe ahimè rivelarsi d’addio?Le labbra di lui sembrano già protese e quel pollice, delicatamente poggiato sul mento sembra voler forzare in qualche modo la reticenza di lei…ma quel bacio deve infine arrivare perché il corpo di lei proteso e leggermente piegato sotto quello di lui, quasi completamente aderente non fa certo presagire che anche lei non lo desideri, fosse anche l’ultimo che da lui riceverà.
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6 commenti
grazie per il tuo post…. è uno dei miei dipinti preferiti….braca!
Grazie a te! E' anche uno dei miei preferiti, a Brera sono rimasta incantata a guardarlo per non so quanto… e non mi sarei staccata… 🙂
brava tu che sei andata a brera a vederlo… io sto a milano dal 74 e manco ho visto santa maria delle grazie e il cenacolo… sono da uccidere
monica c.
E' stupendo, se te ne capita l'occasione non perderla… Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo mancano anche a me e, paradossalmente, ci sono andate le mie marmocchiette quando avevano 5 anni :-))
emozionante
Concordo, a me commuove sempre 🙂