Che si tratti di bollicine prodotti in Italia o di champagne metodo classico d’oltralpe non tutti hanno compreso che questo tipo di vino è perfetto per ogni portata di un pasto.
Molto spesso invece le bollicine sono relegate a vino da antipasto, da aperitivo, o da gustare per un brindisi a fine pasto, quando sta per arrivare il dessert.
Per altro oggi sono disponibili moltissimi marchi anche a prezzi del tutto abbordabili, si veda ad esempio lo Champagne De Sousa a prezzo scontato, disponibile come molti altri vini simili nello shop online.
Per altro il concetto di Champagne e di bollicine è molto vasto, cosa che ci permette di utilizzare questo tipo di vino a tutto pasto.
Scegliere la bottiglia giusta
Se è vero che bollicine e champagne sono perfetti da bere con ogni portata, è anche vero che è opportuno scegliere con cura.
Alcuni infatti sono più adatti ad accompagnare il dolce, altri invece si prestano efficacemente ad essere gustati con ogni portata. In linea generale sono le bottiglie più ricercate, ad esempio i millesimati o le riserve di annate particolari, ad essere più indicate come vino da gustare dall’antipasto fino al secondo.
Per quanto riguarda il dolce invece è sempre consigliabile rivolgersi alle bottiglie con più elevato contenuto di zuccheri, che conferiscono a qualsiasi dessert un tocco di pulizia e di delicatezza.
Ovviamente meglio evitare vini troppo secchi da abbinare al dessert, perché la loro acidità porterebbe a rovinare il gusto del dolce.
Allo stesso modo evitiamo qualsiasi vino quando il dolce è un gelato: il freddo anestetizza le papille gustative, impedendo di avvertire gli aromi di un buon vino.
Il contenuto di zucchero dello champagne
A questo punto chi non si intende di metodo classico si troverà a chiedersi: ma come faccio a conoscere il contenuto di zucchero di un vino?
La risposta è molto semplice, in quanto il metodo classico prevede delle precise denominazioni correlate alla grammatura dello zucchero aggiunta in bottiglia dopo la fermentazione.
In pratica la denominazione presente in bottiglia deriva direttamente dalla percentuale di zucchero introdotta in bottiglia appena prima della preparazione alla vendita, che quindi influisce in modo importante sul gusto del vino.
I brut nature o i pas dosé sono i vini prodotti con metodo classico che hanno una minima o nulla quantità di zucchero aggiunto. L’extra brut ne ha tra 0 e 6 g per litro; il brut fino a 12 g.
Per poi passare alle varie categorie con più zucchero, fino al demi-sec, che è lo champagne, o le bollicine, con maggiore quantità di zucchero, dal gusto dolce e perfetto per il dessert.
Le tecniche di abbinamento
Scoperte le percentuali di zucchero presenti in bottiglia siamo pronti per abbinare; in genere l’abbinamento si fa per concordanza o per contrasto: nel primo caso si abbina un vino ad un piatto che ha un sapore simile.
Nel secondo caso si sceglie cercando di abbinare due gusti contrastanti.
Un brut quindi, leggermente acidulo ma morbido, sarà perfetto per un primo piatto con gamberi e zucchine, per un secondo a base di pesce o anche per un antipasto di formaggi.
4 commenti
grazie per questi dettagli non li conoscevo e al prossimo acquisto farò sicuramente più attenzione
Tante gustose bollicine per questo prodotto tanto amato specie nelle feste e nei giorni speciali
io amo le bollicine e ultimamente ho avuto modo di assaggiare due varietà di champagne davvero buonissime
Ho trovato questo tuo articolo molto interessante e utile in quanto non è semplice affatto abbinare bene le bollicine con le varie portate…..