Chi soffre di allergie alle piante, sa che gestire la quotidianità può essere davvero complicato; spesso e volentieri è necessario fare attenzione a quelle che vengono definite allergie crociate.
Cosa sono le allergie crociate? Come si manifestano?
Le allergie crociate si presentano quando il sistema immunitario ha una risposta eccessiva a una sostanza che, in condizioni normali, non provocherebbe nessun sintomo e nessun problema; le proteine che si trovano, per esempio, nei pollini, possono trovarsi anche in alcuni cibi e, di conseguenza, scatenare l’allergia.
Non è però detto; non necessariamente un allergico alle graminacee sarà anche allergico alla pesca, i sintomi potrebbero non manifestarsi mai.
Se però siete allergici alle graminacee e, mangiando una ciliegia vi ritrovate con un fastidioso prurito alle labbra e alla lingua, con buona probabilità siete in presenza di un’allergia crociata.
Spesso si manifestano con quella che si definisce sindrome orale allergica che comporta una serie di fastidi a carico della bocca e della gola; la manifestazione è pressoché immediata e i sintomi scompaiono in breve tempo tuttavia, nei casi più gravi può essere necessario il ricorso a cure sanitarie.
Dal semplice prurito alle labbra e alla bocca, dalla comparsa di vesciche, si può arrivare sino al gonfiore e alla difficoltà di respiro.
Tra i sintomi che l’allergia può portare vi sono pruriti e pomfi, rossori (dalle labbra sino al resto del corpo), difficoltà di respiro, rinite allergica, congiuntivite, nausea, debolezza, vertigini, tosse e nei casi più gravi si può arrivare allo shock anafilattico.
Una visita allergologica con conseguenti test per la verifica del grado di allergia e consulenza sui cibi da evitare, consumare con moderazione (eventualmente, di preferenza, cotti), aiuterà a dissipare numerosi dubbi e mettere fine ai fastidi.
Allergie crociate, quali cibi evitare
A seconda della pianta cui si è allergici, è possibile che si presenti a un’allergia crociata specifica; non è però detto che si verifichi, è solo una possibilità e non la regola.
Nel periodo da febbraio a maggio, possono creare problemi le corilacee e le betullacee (ontano, nocciolo, betulla); se si ha un’allergia a queste piante è necessario fare attenzione a questi alimenti: noci e nocciole, arachidi, mandorle, pesche, cioccolato, pere, prugne, mele, ciliege, mandorle, nespole, carote, sedano, fave, prezzemolo, albicocca, lampone, finocchio, fragole e kiwi.
Da aprile a luglio, chi è allergico alle graminacee potrebbe dover fare attenzione a kiwi, pomodori, cereali, agrumi, pesca, ciliegia, melone, prugna, albicocca, mandorle e arachidi.
Da giugno a settembre chi è allergico alle composite, assenzio e ambrosia, deve fare attenzione a sedano, camomilla, banana, granturco, farinacei, melone, cetrioli, anguria, mele, pere, albicocche, ciliegie, zucchine e zucche, lattuga, miele, oli di semi, olio di girasole, spezie, tarassaco (e miele di tarassaco), cicoria, prezzemolo, carota, sedano, finocchio, castagna, caffè solubile, castagna, margarina.
Se siete allergici a queste piante e, già nei periodi di fioritura vi creano fastidi, rivolgetevi a un allergologo per definire cosa evitare ed, eventualmente, farvi consigliare come consumare un alimento che potrebbe creare problema.
In alcuni casi infatti, l’alimento cotto diventa sopportabile e non dà luogo a manifestazioni allergiche.
2 commenti
Guarda, se mi togli i frutti che nomini, posso anche decidere di morire piuttosto…
Aspetto la primavera e l’estate con ansia per non mangiare più mele e arance, se risultassi allergica ai frutti della bella stagione, la delusione sarebbe tanta che dovrei riversarmi sul cioccolato per consolarmi.
Scherzi a parte, soffro di rinite stagionale (starnuti, lacrime a iosa), ma finora niente di grave per gli alimenti. Alcuni frutti un po’ pelosi (come il kiwi) mi danno un leggero pizzicore assolutamente sopportabile, quindi li mangio lo stesso. Incrociamo le dita per il futuro…
Purtroppo ho riscontrato alcuni di questi fastidi nell’assumere alimenti che in passato non mi avevano mai dato problemi. Da qualche anno soffro di allergie primaverili ai pollini per cui il collegamento è intuibile. Cerco di limitarmi nelle quantità, giusto una ciliegia ogni tanto ad esempio.