Il dottore, nel preparare la formula di questo amaro, redasse anche una lista di 46 punti con le patologie che si possono curare; partendo da dolori, vertigini e memoria, si passa a occhi infiammati, cataratta, sfoghi, vaiolo, mal di denti, vesciche sulla lingua, problemi alla gola, crampi allo stomaco, coliche, mal di stomaco, stitichezza, problemi digestivi e alla cistifellea, dolori e ronzii all’orecchio, idropisia, dolori uterini, per facilitare il parto, contro le infiammazioni al seno, in caso di varicella, vermi, itterizia, emorroidi, problemi ai reni, depressione, mancanza di appetito, svenimenti, crampi, tisi, mestruazioni abbondanti e perdite bianche, epilessia, paralisi, vertigini, nausea, febbre, cancro, vaiolo, verruche, ferite, putrefazioni, cancrene, cicatrici, piaghe, tagli, fistole, ematomi, anemia, dolori reumatici, balbuzie, sordità, cisti, angiomi, trombosi, calli, morsi di cani, peste, ulcere e ustioni, insonnia, ubriachezza, tremori e molto altro.
La versatilità del suo impiego è dovuta alle numerose erbe utilizzate per la sua preparazione; troviamo infatti:
angelica, perfetta per i disturbi di stomaco
aloe, dalle numerose proprietà che la rendono ideale come cicatrizzante, tonico, purgativo e molto altro;
mirra, disinfettante, espettorante, antiparassitario, perfetta in casi di eczemi, disinfettante
zafferano, stimolante, sedativo, antispasmodico, eupeptico
canfora cinese, antisettica, stimolante, antireumatico
radice di rabarbaro, antisettico delle vie biliari, purgativo, stomachico, antibatterico, antiossidante
radice di curcuma, antispasmodica, cicatrizzante, diuretica, cicatrizzante, antipiretica
radice di carlina, diuretica, lassativa, disinfettante
manna, lassativa
triaca (una miscela di erbe tra cui cannella, malvasia, valeriana, zafferano, menta, origano).
Nel caso in cui si acquistasse l’amaro svedese, è consigliabile tenerlo al riparo da luce e calore, agitarlo sempre prima di utilizzarlo e fare attenzione a tessuti e ripiani perché macchia irrimediabilmente grazie alla presenza di zafferano e curcuma; durante l’utilizzo anche la pelle potrebbe macchiarsi tuttavia, dopo qualche lavaggio, il colore arancio/marrone scomparirà.
Quando lo si utilizza come impacco sulla pelle, soprattutto nel caso in cui sia molto sensibile, è consigliabile, prima di applicarlo, stendere un leggero strato di crema protettiva, Maria Treben consiglia alla calendula, come indicato nell’Antico Manoscritto; il modo corretto di procedere, in questo caso, è spalmare una piccola quantità di crema, versare l’amaro su una garzina o un batuffolo di cotone, appoggiarlo sulla zona da trattare e fermare in modo che resti in posizione per 3 o 4 ore (in qualche caso anche per tutta la notte) e coprire con qualcosa che eviti che, inavvertitamente, possa macchiare.
Se non lo si riesce a sopportare, è possibile fare delle toccature; in questo modo, procedendo più volte nel corso della giornata, è possibile togliere anche i cosiddetti grani di miglio mentre, con pazienza, tenendolo per più ore, per molti giorni, è possibile provocare la regressione anche di cisti sebacee.
L’amaro svedese può essere anche assunto per via interna tale quale oppure diluito in una tisana.
Maria Treben, nel suo “La Salute dalla Farmacia del Signore” riporta che secondo le indicazioni dell’Antico Manoscritto, a scopo preventivo se ne possono prendere un cucchiaio da dessert diluito, la mattina e la sera; contro i disturbi se ne prendono 3 cucchiai diluiti, in caso di malattie maligne da 2 a 3 cucchiai secondo questa modalità: un cucchiaio diluito in 1/8 di litro di tisana d’erbe bevendone tra mezz’ora prima e mezz’ora dopo i pasti.
Ecco qualche uso indicato nell’Antico Manoscritto:
in caso di vesciche sulla lingua si consiglia di inumidirle ripetutamente;
quando la gola è arrossata o piagata, se ne ingeriscono alcune gocce la mattina, a mezzogiorno, e alla sera;
contro i dolori e i ronzii dell’orecchio si inumidisce un batuffolo di cotone con alcune gocce e lo si introduce nell’orecchio;
se si hanno cicatrici, anche molto vecchie, spariranno se inumidite con le gocce fino a 40 volte al giorno mentre, le ferite curate con l’amaro svedese non lasceranno cicatrici;
in caso di calli, inumidendo un batuffolo di cotone e passandolo costantemente sulla zona dolorante, dopo 3 giorni si staccheranno o si potranno levare senza dolore.
Per scoprire tutti gli altri utilizzi e i rimedi di Maria Treben l’ideale è l’acquisto del libro “La Salute dalla Farmacia del Signore”, disponibile online anche nello store Il giardino dei libri e in Amazon; sempre su Il Giardino dei Libri e su Amazon è disponibile l’Amaro Svedese.
5 commenti
Lo usa mia madre da tantissimi anni, l'amaro svedese. Io sinceramente non l'ho mai provato ma leggendo le indicazioni che fornisci mi sa che inizierò a usarlo molto presto
Quante incredibili applicazioni per questo Amaro di Erbe Svedesi, si direbbe eccezionale! Non lo conoscevo, ammetto, ma adesso sarei curiosa di provarlo su una brutta cicatrice che ho sul viso, se anche solo la riducesse sarebbe grandioso. Grazie per il dettagliatissimo post, molto utile. Ciao!
Ne avevo sentito parlare in passato dell'amaro alle erbe svedesi ma non sapevo avesse così tante applicazioni. Interessanti le erbe che contiene, un mix che penso sia proprio unico nel suo genere.
Ero a conoscenza che gli amari alle erbe facessero bene ma non immaginavo che un unico amaro potesse avere tutte queste proprietà. Assolutamente da mettere alla prova l'Amaro alle Erbe Svedesi.
Non conoscevo questo amaro ma se promette longevità come al suo inventore lo acquistero' subito!