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Anfibio di Giovannetti, un cult del design

by Laura C.

Il divano Anfibio di Giovannetti, pezzo storico risalente agli anni ’70, è divenuto un’icona, simbolo di un’epoca storica; Alessandro Becchi lo progetta e presenta alla mostra “ltaly: the new domestic landscape” al MoMA di New York e, da quel momento, prende l’avvio la collaborazione con la Giovannetti.

Funzionale e pratico, questo divano è divenuto un oggetto cult che, all’epoca presentava caratteristiche innovative e linee originali; morbido, accoglie languidamente chiunque decida di utilizzarlo, coccolandolo e supportandolo dolcemente.

Dalle forme arrotondate ha da poco compiuto i suoi primi 40 anni ma non mostra segni di cedimento, mantenendo la freschezza che solo un mito può vantare; in pelle sfoderabile, a riprova della sua comodità e multifunzionalità ha venduto fino a oggi diverse decine di migliaia di esemplari ed è divenuto parte di numerosi musei di arte contemporanea.

Per chi non lo sapesse, Anfibio è un divano ma è anche un letto con imbottitura in poliuretano, caratterizzato da fibre acriliche termosaldate, e materasso, a sua volta, ad alto spessore poliuretanico.

Le misure di Anfibio di Giovannetti

Le misure disponibili sono 3:

190 cm di larghezza per 120 cm di profondità e 70 cm di altezza; una volta aperto misura 190 cm per 240 cm ma la parte interna “utilizzabile” risulta essere pari a 190 cm per 140 cm;

180 cm di larghezza per 100 cm di profondità e 70 cm di altezza; una volta aperto misura 180 cm per 200 cm ma la parte interna “utilizzabile” risulta essere pari a 140 cm per 125 cm;

240 cm di larghezza per 100 cm di profondità e 70 cm di altezza; una volta aperto misura 240 cm per 200 cm ma la parte interna “utilizzabile” risulta essere pari a 140 cm per 190 cm.

Foto: © Giovannetti

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