Avete mai ammirato un arcobaleno? Sapete come si forma e a cosa è dovuto?
Si tratta di un fenomeno ottico che si produce quando, nel corso di un fenomeno atmosferico caratterizzato da precipitazioni (pioggia, in due parole), il sole fa capolino producendo un arco caratterizzato da 7 colori:
- rosso (il più esterno)
- arancio
- giallo
- verde
- azzurro
- indaco
- violetto (quello più interno).
Questo romantico e fiabesco fenomeno, risultato della rifrazione della luce solare sulle gocce, è accompagnato da leggende e credenze che si perdono nella notte dei tempi.
La più diffusa è senza dubbio la credenza irlandese che suppone la presenza di un folletto con una pentola piena d’oro alla fine dell’arcobaleno. Non è un caso se, in epoca preistorica, le monete d’oro coniate dai Celti fossero chiamate anche “ciotoline dell’arcobaleno”.
In linea di massima, l’occidente gli attribuisce una valenza positiva, legandolo alla ricchezza e alla fortuna.
Un tuffo nel “sacro” ci porta però fino alla Bibbia, dapprima alla Genesi (9, 13):
“Il mio arco pongo sulle nubi ed esso sarà il segno dell’alleanza tra me e la terra.” Dopo il Diluvio Universale, l’arcobaleno rappresenta un patto, un ‘alleanza tra Dio e gli uomini, l’allontanamento di un pericolo e, di conseguenza la salvezza.
In seguito l’Apocalisse (4, 3) ci fa notare come chi ci giudicherà, è adagiato con il suo trono su un arcobaleno: “Colui che stava seduto era simile nell’aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile a smeraldo avvolgeva il trono.”
Goffredo da Viterbo (1125-1195 circa) si ricollega alla religione cristiana e attribuisce un significato simbolico ai colori:
blu- diluvio universale
rosso – l’incendio di tutte le cose
verde – la nuova terra.
Nei 7 colori vede invece i 7 sacramenti, i 7 doni dello Spirito Santo ma anche il simbolo mariano di conciliazione di cielo e terra.
Iris o Iride, nell’antica Grecia era la dea dell’arcobaleno, messaggera, raffigurata con le ali, sorella delle arpie, era molto differente da loro e, sgambettando sull’arco colorato, partiva dall’Olimpo dopo aver ricevuto i messaggi di Zeus ed Era e li portava sulla Terra.
Facciamo un salto in Cina. Qui scopriamo che l’arcobaleno è il simbolo dell’unione tra lo yin e lo yang, rappresenta la fecondità e spesso viene rappresentato come un serpente a due teste. Anche nell’Isola di Giava l’arcobaleno è rappresentato come un serpente a due teste, l’una assorbe l’acqua dei mari del Nord, l’altra la versa nei mari del Sud.
La filosofia buddista associa il serpente all’arcobaleno e, l’arcobaleno è anche la “scala” dai 7 colori attraverso cui Buddha scende dal cielo. Nello yoga, i colori associati ai chakra corrispondono ai colori dell’arcobaleno.
Per gli antichi Germani il ponte Bifrost, ponte-arcobaleno, è il collegamento tra cielo e terra anche se, alcuni studiosi hanno cercato di attribuirgli un significato differente, cercando di vedere al suo interno, la rappresentazione di una realtà astronomica: la Via Lattea.
In Camboglia, la popolazione locale si considera discendente dei naga, una razza di rettili proprietari di un regno nell’Oceano Pacifico la cui principessa sposò il primo re dell’Antica Cambogia; nei templi cambogiani i naga sono rappresentati con 7 teste e rappresentano le loro 7 razze che hanno un’associazione con i colori dell’arcobaleno.
7 commenti
Spero di non vederne per tutta l'estate…..:D
Me lo auguro, qui ha già piovuto talmente tanto che mi sono spuntate le pinne :-)
Ma provate ad immaginare l'emozione di chi osservava questo fenomeno nel passato senza saperne nulla!
Un vero spettacolo della natura.
@Letizia, è vero, le mie piccine erano in visibilio :-)
@Tizyana, concordo, è stupendo ;-)
e Oya la guerriera della santeria indossa delle vesti con tutti i colori dell'arcobaleno (nero escluso) malgrado sia la guardiana della porta del cimitero in contatto con le anime dei defunti
Pare proprio che come la si giri, alla fine l'arcobaleno si presenti sempre, in qualche modo, come il collegamento tra il nostro mondo e quello dei morti. ;-)