Home Tempo libero Belvedere ai Piani dei Resinelli

Belvedere ai Piani dei Resinelli

by Emanuele R.

Nelle giornate di bel tempo, il Belvedere, ai Piani dei Resinelli, è una mèta imperdibile per gli amanti dei bei panorami e delle passeggiate nella natura.

Una delle località più suggestive della provincia di Lecco e dell’intera Lombardia, la si raggiunge con una camminata che ha come punto di arrivo una terrazza panoramica.

La terrazza si affaccia sul vuoto e ha come sfondo Lecco, i laghi sottostanti e del circondario. Un luogo ricco di fascino che attira turisti non solo italiani, ma anche stranieri.

Come arrivare al Belvedere

La partenza del tracciato sono i Piani dei Resinelli, in via Escursionisti, proprio dietro un obbrobrio di grattacielo. Qui, incastonato nel verde si trova infatti un edificio di tredici piani inguardabile e inqualificabile che rovina il paesaggio.

In questa località sorgono dei parcheggi, proprio di fronte al parco minerario e al Rifugio SEL Rocca Locatelli.

Dei chiari cartelli segnano il percorso da seguire e indicano circa 20 minuti per raggiungere il Belvedere. Potrebbero però volerci anche 25/30 minuti circa, ma il tutto dipende anche dall’andatura che si tiene e dal fermarsi ad ammirare l’ambiente circostante. Si possono infatti ammirare varie specie di piante, oltre all’imponente Grignetta che si trova proprio lì accanto.

Il tracciato parte subito sterrato e in salita, non si tratta di una salita particolarmente pendente ma potrebbe far storcere il naso a chi non è abituato alle camminate. Proseguendo, si gira verso destra e ci si immette nel bosco, fino a giungere a uno spiazzo pavimentato e a un cancello che delimita l’ingresso del Parco Valentino.

Nel caso in cui fosse chiuso, alla destra vi è comunque un passaggio pedonale che permette di passare e tornare al sentiero e alla salita.

Ingresso Parco del Valentino

L’Ingresso del Parco del Valentino

Dopo poco si giunge alla Casa Museo Villa Gerosa, visitabile a pagamento e in determinati giorni, a secondo del calendario.

Si procede per un tratto in piano, prima di tornare ancora alla salita, senza mai abbandonare la via principale.

A volte infatti si aprono dei sentieri che portano in altre direzioni.

Si procede così fino all’uscita dal bosco dove, un parapetto in legno sulla destra delimita, ma soprattutto protegge, dallo strapiombo. Sotto la vista è impagabile, il lago è già visibile in tutta la sua bellezza.

Pochi passi e si è proprio all’arrivo, la terrazza Belvedere (1377 mt.), dove una passerella in ferro e vetro, sostenuta da possenti putrelle di ferro, si affaccia a sbalzo su Lecco.

La vista è mozzafiato, si vedono Lecco e parte del suo Lago, il lago di Garlate e l’inizio del Lago di Olginate, il Monte Barro, i due bacini del Lago di Annone e i Corni di Canzo. In una giornata serena, è possibile vedere in lontananza la catena montuosa del Monte Rosa e tutte le Alpi, e i grattacieli che caratterizzano la skyline di Milano.

Questa passerella – terrazza è inguardabile, un pugno nell’occhio in un contesto naturale bellissimo.

Questo braccio di ferraccio deturpa il panorama. Affacciato sul vuoto, può essere particolare e  suggestivo, ma anche senza, la visuale sarebbe stata comunque spettacolare come del resto lo è sempre stata prima della sua realizzazione.

Questa terrazza è aperta a tutti, il piano su cui si cammina è composto da griglie forate da cui si vede sotto, persone che soffrono di vertigini e alcuni cani, potrebbero avere dei problemi proprio per il vuoto sottostante.

Da questo punto partono altri due sentieri che conducono alla vetta della Cima Paradiso e del Monte Coltignone.

Per tornare indietro, si percorre lo stesso sentiero percorrere a ritroso.

L’escursione come detto è prettamente turistica e senza difficoltà, una buona passeggiata, adatta a tutti, anche se la salita per alcuni potrebbe rivelarsi impegnativa.

Sentiero verso il Pian dei Resinelli

Sentiero in salita verso il Pian dei Resinelli

Si supera un dislivello di poco superiore a 150 mt. è non è percorribile con passeggini. In alcuni tratti, sassi e percorso ne limitano infatti il passaggio. E’ gratuita e aperta tutti i giorni e a ogni ora, nessuno vieta di andarci di sera o notte con torce (per vedere dove si mettono i piedi).

Si può raggiungere anche in inverno con la neve e, essendo prevalentemente nel bosco, in estate un copricapo serve giusto quando si arriva al punto panoramico esposto completamente al sole.

Come arrivare ai Piani dei Resinelli

Per raggiungere i Piani dei Resinelli bisogna innanzitutto capire da dove si arriva.

In auto o moto, da Milano, come dalla Brianza, si percorre la Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga in direzione Lecco.

Dopo l’uscita del Monte Barro, nei pressi di Lecco si prende l’uscita per la Strada Statale 36DIR verso la Valsassina.
La si percorre tutta e superata l’ultima galleria (la più lunga) si raggiunge una rotonda in località Ballabio dove si prende la terza uscita. Alla rotonda successiva si prende la seconda uscita e si comincia a salire.

La strada diventa una stretta tipica di montagna e si trovano indicati numericamente 11 tornanti.

Contando meglio forse sono 15, fino all’arrivo ai Piani dei Resinelli (1278 mt.) dove subito si trovano dei parcheggi.

Per chi proviene da Como, si percorre la Strada Statale 342, sempre dritta verso Lecco.

Si passano Lipomo, Albese con Cassano, la strada cambia nome in Strada Provinciale 639, ma è ancora la stessa, sempre dritta. Si passa poi Erba, Pusiano, Cesana Brianza e a Suello ci si immette sulla Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga e in pratica il percorso da qui in avanti, ci si trova poco prima del Monte Barro, è lo stesso citato sopra per chi proviene da Milano.

Per chi proviene da Bergamo, anche in questo caso il tracciato è sempre dritto in direzione Lecco.

Si percorre la Strada Statale 671 che diventerà Strada Statale 342, passando Pontida, Cisano Bergamasco, Calolziocorte, Vercurago. Una vota giunti a Lecco ci si immette sulla Strada Statale 36DIR.

In pratica, la parte finale del tracciato è uguale a quella di chi arriva da Milano. Del resto per portarsi in Valsassina questa è l’unica strada a scorrimento veloce, l’alternativa potrebbe essere la vecchia Strada Provinciale 62 da Lecco a Ballabio.

Ti potrebbero interessare questi articoli

7 commenti

Mara M 9 Novembre 2022 - 20:22

Ciao, non ci sono mai stata ma dalle foto direi che è un posto panoramico davvero molto bello

Rispondi
Cristina Giordano 10 Novembre 2022 - 14:37

Ciao non conosco bene quella regione, ma conto di visitarla intanto con te sto scoprendo i migliori posti

Rispondi
Giusy Loporcaro 10 Novembre 2022 - 15:32

Una zona che purtroppo non conosco ma l’Italia è talmente ricca di posti meravigliosi da nord a sud che non basterebbe una vita per visitarli tutti.

Rispondi
Rita Caputo 10 Novembre 2022 - 18:13

Un posto a dir poco fantastico… prima o poi voglio proprio andarci!

Rispondi
Rita Caputo 10 Novembre 2022 - 18:13

Un posto a dir poco fantastico… prima o poi voglio proprio andarci!

Rispondi
Zelda 11 Novembre 2022 - 05:16

Incantevole questa zona. Non ci sono mai stata, la segno assolutamente! Grazie

Rispondi
Nunzia82 14 Novembre 2022 - 17:51

Questa è una di quelle mete che bisogna visitare almeno una volta nella vita. È nei miei programmi da tempo perché regala una vista mozzafiato.

Rispondi

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.