Oggi vi riporto una curiosità, un utilizzo del cacao non molto conosciuto che però si perde nel tempo, alle origini del suo consumo.
La bevanda a base di cacao
Dai semi della pianta del cacao può essere estratta una bevanda alcoolica dolce e dal colore trasparente; a ben vedere, quello di produrre questo liquido è forse stato uno dei primi impieghi, il cioccolato, sarebbe perciò arrivato solo in un secondo momento.
Anticamente, in Belize, questa ricetta aveva un’importanza primaria perché parte di alcuni rituali religiosi.
I primi “scopritori” assaggiando il frutto della pianta trovarono che il gusto fosse piuttosto amaro così, decisi a non demordere, cercando un modo per poterlo impiegare, sperimentarono vari metodi di utilizzo fino ad arrivare a quello della fermentazione in alcool; il liquido prodotto non era una semplice bevanda ma anche un valido metodo per curare alcune malattie e, per questo, meritò alla pianta l’attribuzione di un Dio che la proteggesse (Ek Chuah).
Come prepararla
La preparazione è semplice, basta mettere la polpa che ricopre i semi in una ciotola contenente acqua e lasciarla così a fermentare per alcuni giorni; durante il periodo di riposo gli zuccheri si trasformano in alcool perciò, più lo si lascerà fermentare, e più diventerà alcoolico.
Rispetto al vino prodotto con l’uva risulta meno forte, la gradazione si attesta attorno ai 10% circa e, proprio l’interesse per le bevande alcooliche portò ad incrementare la coltivazione della pianta del cacao, favorirne la diffusione e farne crescere il valore.
Non mi resta che rivolgervi un invito, se siete coltivatori di piante di cacao e sperimentate questa bevanda, fatemi poi sapere se è buona.
6 commenti
buono sempre e comunque :-)
Concordo… mmmh, che voglia di mangiarne un pezzettino! :-)
Io avevo bevuto il vino di ficchi secchi israeliano…..
Ma dai, questo non lo conosco… è buono? :-)
Nel sudamerica hanno usanze a noi sconosciute, ma con cacao e caffè ci sanno fare :)
Dovrei trasferirmi, io amo entrambi :-)