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L’estate non è ancora finita ma i repentini cambi di temperatura hanno già mietuto le prime vittime e, stati febbrili accompagnati da sintomi più o meno fastidiosi, hanno colpito molti italiani. In questi giorni, chi si è sottoposto a una visita medica ha perciò, con molta probabilità, dovuto farsi misurare anche la pressione con uno sfigmomanometro.
Questo strumento, esistente ormai da oltre un secolo, è stato inventato nel 1896 da un nostro connazionale, Scipione Riva-Rocci.
Prima di lui, altri, avevano cercato di creare strumenti per la misurazione della pressione minima e massima tuttavia, fu quello messo a punto da lui ad avere la meglio, anche per le dimensioni contenute che permettevano di trasportarlo tranquillamente e poterne così disporre nelle visite presso il malato.
Dedito alla ricerca medica, allo studio e al benessere del malato prima che alla sua posizione economica, nonostante l’invenzione rivoluzionaria decise di non brevettarla proprio per evitare uno sfruttamento commerciale.
Quel primo modello è stato affinato ma il principio di base è sempre rimasto lo stesso e, nonostante l’introduzione di “modelli” elettronici, quello con cui si ha ancora a che fare, nella maggior parte dei casi, è ancora quello inventato proprio da lui.
3 commenti
ed è ancora lo strumento più affidabile per misurare la pressione, gli strumenti digitali non sono così precisi…
monica c.
E' vero, figurati che io non mi trovo bene neppure con i termometri digitali, quelli vecchi non erano ecologici ma li trovavo più precisi.
Ciao Laura…….a me servirebbe uno sfigonometro :-P