La coltura in idroponica sta prendendo sempre più piede anche qui in Italia.
Perfetta per chi ha il pollice nero, e anche per chi vuol coltivare in casa aromi, peperoni, cetrioli, pomodori, fiori edibili.
Vi assicuriamo che regala davvero molte soddisfazioni.
Per coltivare con l’idroponica non è necessario il classico terriccio, non ci si deve ricordare di innaffiare o far troppo caso all’esposizione solare. E’ possibile infatti utilizzare “strumenti” in cui basta ricordarsi di aggiungere l‘acqua con i nutrienti e potare quando necessario.
Nella coltivazione fuori terra le piante crescono infatti all’interno di un substrato come il cocco, la lana di roccia, l’argilla o anche solo l’acqua; proprio all’interno dell’acqua vanno poi disciolti i nutrienti appositi (generalmente in forma di liquidi o polveri) che saranno poi assorbiti dalle radici delle piante.
Cosa coltivare con l’idroponica?
Come detto in precedenza, le possibilità sono molte.
Occorre tuttavia tener conto dello spazio a disposizione; se lo si fa in versione casalinga, si possono sfruttare sistemi come il Plantui (ma ne esistono davvero molti tra cui scegliere) che permettono la coltivazione di un numero limitato di piantine. Ma soprattutto, si dovranno coltivare piante che non crescano troppo per via degli spazi risicati.
In generale, con l’idroponica si possono coltivare con successo piante aromatiche, insalate, fragole, pomodorini, peperoncini, peperoni, fiori edibili come le viole, broccoli, ravanelli.
Coltivazione idroponica NFT (Nutrient Film Technique)
Questa tecnica si basa sull’assunto per cui le radici delle piante, possono crescere in una sottile corrente d’acqua in cui siano stati disciolti i nutrienti; il continuo scorrere dell’acqua genera uno scambio gassoso con l’aria. Questo permette così l’assorbimento di ossigeno e nutrienti da parte delle radici.
Per realizzare questo tipo di sistema è necessario disporre di condotti forati, un serbatoio, e una pompa che garantisca il continuo ricircolo dell’acqua.
Coltivazione idroponica con vasi olandesi
Per la coltivazione idroponica tramite vasi olandesi è necessario disporre di un vaso/secchio che possa essere disposto in modo da arrivare a una vasca di accumulo; qui, una pompa permette all’acqua in cui siano sciolti i nutrienti, di entrare in circolo e nutrire le radici.
Da qui l’acqua dovrà poi defluire tramite un canale di scarico.
Se nel caso precedente non era inserito nulla attorno alle radici, in questo caso, sarà necessario invece inserire materiale come l’argilla espansa.
Il materiale dovrà essere drenante e in grado di lasciar entrare anche una buona quantità di ossigeno.
Un gocciolatore permette poi di offrire la giusta quantità d’acqua; la riserva sul fondo è utile nel caso in cui qualcosa, con i gocciolatori, dovesse andare storto.
Cultura idroponica con fibra di cocco
La fibra di cocco è un materiale inerte, si presta molto bene alla cultura idroponica; garantisce un ottimo passaggio di acqua, nutrienti e ossigeno.
I panetti in vendita devono però essere reidratati in un secchio che possa contenerli; una volta che avranno ricevuto acqua e nutrienti, si moltiplicheranno come quantità. Di tanto in tanto, mentre si attende che siano pronti, sarà necessario smuoverli con una palettina, così che l’acqua riesca a penetrare bene ovunque.
Nell’acqua che si “riverserà” sulle piante tramite gocciolatoi, dovranno essere inseriti gli appositi nutrienti.
Coltivazione idroponica con la tecnica del Deep Water Culture (DWC)
Il sistema di coltivazione DWC sfrutta, per la crescita delle piante, solo acqua e nutrienti.
Le radici delle piante sono infatti completamente immerse in acqua e, nel serbatoio in cui è contenuta, si sciolgono i nutrienti che permetteranno la maturazione.
In un primo tempo, affinché le radici crescano, potrebbe essere necessario utilizzare un substrato come l’argilla espansa. Quando si saranno sviluppate, termineranno il loro ciclo vitale solo in acqua.
I sistemi di coltivazione idroponica sono molto comodi, permettono un notevole risparmio di tempo e, soprattutto, garantiscono anche a chi non è portato per la coltivazione (soprattutto casalinga), di avere ottimi risultati.
Il consiglio è di iniziare con piccole piantine come quelle aromatiche (che occupano anche poco spazio); presa la mano, si passerà a coltivazioni come pomodori, peperoni e così via.
I materiali per allestire una piccola coltivazione si trovano facilmente in rete, anche semplicemente sul sito Amazon; una volta che si vedranno i risultati, sarà davvero difficile smettere e la tentazione di lanciarsi in nuove coltivazioni sarà molto forte.
7 commenti
Questo tipo di coltivazione mi è del tutto nuovo, grazie al tuo articolo ho imparato una cosa nuova, grazie!
molto bella questo tipo di tecnica di coltivazione praticamente è idrocoltura in modo un po’ diverso
un articolo molto interessante anche se non proprio ho il pollice verde ci vorrei provare
Sono molto curiosa di provare la coltivazione con l’idroponica, mi ha sempre affascinato e spesso vedo dei video inerenti. Ottimo articolo
Conosco il procedimento in teoria ma mai messo in pratica, sembra facile e conveniente, grazie
Ma la trovo un’idea davvero molto interessante questo tipo di coltivazione idroponica, mi affascina moltissimo voglio provare a realizzarla a casa.
Io, appassionata di fiori e piante, sono da tempo affascinata e tentata dalla coltura idroponica. Quest’anno, per la prima volta, ho coltivato pomodorini e lattughe in vaso. Non è stato esattamente un successo, probabilmente il troppo caldo e la mia poca esperienza hanno pesantemente influito. Potrei provare con l’idroponica per il prossimo, il tuo post mi è di grande utilità. Grazie!