Le coppie che sono alla ricerca di un bambino, hanno spesso la necessità di identificare il periodo fertile della donna per poter incrementare le possibilità di realizzare il proprio sogno; quali sono i sintomi che permettono di capire che si sta entrando nel periodo ovulatorio?
Prima di capirlo vediamo quali sono le fasi del ciclo femminile:
1 Fase follicolare: la si calcola dal primo giorno delle mestruazioni fino a circa il quattordicesimo. Durante queste 2 settimane grazie all’FSH, l’ormone follicolostimolante, si generano e si sviluppano i follicoli ovarici che contengono gli ovuli; generalmente, solo uno arriva alla maturità. Può capitare tuttavia che avvengano una doppia o tripla ovulazione, che potranno portare a gravidanze gemellari.
2 Fase di ovulazione: durante questa fase viene liberato l’ovulo giunto a maturazione, quello che la selezione naturale ha deciso essere il più “forte” mentre, quelli che non saranno arrivati a maturazione, pian piano scompariranno. Il periodo fertile è piuttosto breve, in genere si hanno a disposizione solo 2 o 3 giorni.
2 Fase luteale: durante quest’ultima fase che dura circa 14 giorni e condurrà alla mestruazione, il follicolo, dopo aver liberato la cellula uovo si tramuta in corpo luteo, una ghiandola in grado di produrre progesterone che, ispessendo l’endometrio, permetterà l’annidamento della cellula fecondata. In caso contrario diminuirà progressivamente e comparirà nuovamente il ciclo mestruale.
In generale, sono 6 circa i giorni in cui provare ad avere un bambino; l’uovo sopravvive infatti per 24 ore ma lo sperma può arrivare a 5 giorni perciò, combinando questi due fattori, è possibile cercare di calcolare il periodo fertile e, in quei giorni, provare a realizzare il sogno di diventare genitori avendo rapporti anche 2-3 giorni prima dell’ovulazione (oltre al giorno dell’ovulazione stessa).
Calcolando un ciclo medio, regolare, di 28 giorni, i giorni migliori per avere rapporti saranno quindi il 12-13 e 14 anche se, già qualche giorno prima è consigliabile avere dei rapporti; in caso di cicli mediamente più lunghi o più corti, si dovrà considerare che la fase luteale è di circa 14 giorni quindi, dal giorno della prevista mestruazione, si dovranno contare a ritroso 14 giorni.
Come identificare il periodo fertile?
Molti sono i fattori che possono influire però, unendo differenti metodi, in assenza di patologie, è possibile cercare di indentificare il momento opportuno per “mettere in cantiere” un bambino.
Tracciare la curva termica è il primo passo; nel corso dell’ovulazione la temperatura tende a salire leggermente perciò, monitorarla è essenziale per rilevare che qualcosa nell’organismo si sta’ smuovendo. Per riuscire a capire e interpretare i risultati è necessario però iniziare a tener traccia della temperatura per alcuni mesi, cercare di rilevarla circa alla stessa ora, con lo stesso termometro e, soprattutto, misurarla quando ancora si è a letto, prima di aver svolto qualsiasi altra attività.
Osservazione del muco cervicale. Nel momento dell’ovulazione il muco diventa morbido ed elastico (simile all’albume), è possibile prelevarne un po’ tra due dita e allargare lentamente le dita osservandone la consistenza e la resistenza. Nel periodo fertile si allunga ma non si spezza mentre, nel periodo successivo all’ovulazione, si romperà facilmente.
Purtroppo le secrezioni possono essere influenzate da molti fattori perciò, utilizzarlo come unico metodo per prevedere il momento migliore per cercare di avere un bambino sarebbe un errore.
In molti casi, nel momento dell’ovulazione è possibile avvertire delle fitte al basso ventre, proprio in corrispondenza dell’ovaia interessata; le fitte diventano molto più chiare nel momento in cui, per esempio, ci si siede. In questi giorni si potrebbero anche notare delle leggere perdite di sangue.
Identificare i picchi di LH tramite piccoli computer o stick è d’aiuto e può fornire un’indicazione abbastanza precisa del momento in cui mettersi all’opera per avere un bambino; in commercio ne esistono di differenti tipi ma, perché si riesca a trarne il massimo beneficio è bene essere costanti con l’uso e cercare di unire più metodi di osservazione contemporaneamente.
Per le più tecnologiche, esistono anche app, come Clue, all’interno della quale vanno inserite informazioni da aggiornare quotidinamente per avere indicazioni su quando avverrà l’ovulazione, l’inizio del ciclo e molto altro.
2 commenti
Non è facile individuare i giorni giusti, si può usare un metodo o l’altro, oppure metterli insieme, io credo sia la strategia migliore.
Se riesci a tenere d’occhio il conto dei giorni, le mucose ecc. si hanno infinite possibilità in più :)
Interessante questo tuo articolo, lo dovrei far leggere a una mia carissima amica ….si sono appena sposati ma vorrebbero un bimbo subito….