Per la sua preparazione sono necessarie radici, semi, cortecce, rami, tutti elementi che non si deteriorano con il calore ma soprattutto mostrano difficoltà nel permettere l’estrazione dei principi attivi.
La prima cosa da fare, prima di procedere, è sminuzzare la parte che deve essere preparata quindi, a parte, in un pentolino si porrà dell’acqua a scaldare (è necessario utilizzare una quantità d’acqua superiore a quella prevista dalla ricetta perché in maniera naturale, la bollitura ne disperde una parte sotto forma di vapore).
Appena l’acqua avrà raggiunto il bollore si getteranno le radici (o i semi…) poi, coprendo con un coperchio, si proseguirà la cottura per 5-10-20-30 minuti, a seconda di quel che si sta’ “lavorando”.
Al termine sarà sufficiente attendere 10-15 minuti circa poi filtrare, per avere a disposizione un preparato da sorseggiare, utilizzare per un bagno, toccature, gargarismi e così via.
Il tempo in cui la pianta resterà a mollo, la quantità d’acqua utilizzata o l’utilizzo di acqua fredda piuttosto che già giunta a bollore influiscono sul colore, sapore e concentrazione dei principi attivi e attività del decotto.
Da tener presente che talvolta la decozione deve essere preceduta dalla macerazione.
Vediamo ora qualche esempio di decotto e possibile utilizzo:
di acetosa: utilizzato per impacchi, è ottimo per sfiammare la pelle infiammata;
di betulla: per impacchi, è ottimo per contrastare la cellulite;
di camomilla: è ottimo, ingerito, per curare la tosse;
di ortica: applicato come lozione, è un ottimo rimedio contro la forfora;
di tarassaco: ingerito, ha funzione diuretica e depurativa