Il tavolo da pranzo è uno dei punti di aggregazione cui è difficile rinunciare; con gli amici o i parenti, durante le feste comandate oppure per trascorrere un po’ di tempo insieme, ritrovarsi attorno al tavolo per mangiare e chiacchierare, è l’ideale per stare in compagnia.
Scegliere il tavolo da pranzo, in quanti siamo?
La scelta del tavolo da pranzo, anche se può sembrare semplice è in realtà piuttosto complessa e, prima di affrontarla è essenziale fare alcune considerazioni.
Prima di parlare di materiali e forme, è importante chiedersi quante persone si riuniranno e si ritroveranno insieme; è chiaro che se ci si ritrova a pranzare o cenare in 4 persone, scegliere un tavolino “striminzito” non si rivela la scelta vincente, soprattutto se ci si immagina di poter invitare eventualmente altre persone. In generale è meglio comunque abbondare, in modo da poter affrontare eventuali nuovi arrivi inaspettati, il futuro non si sa mai cosa riserva.
A decidere la grandezza del tavolo da pranzo non è solo il numero degli abitanti di una casa ma, anche quante persone si potrebbe decidere di invitare; se si è soliti invitare amici e parenti, il tavolo deve essere pronto ad accoglierli tutti e, soprattutto, nel caso in cui si debbano aggiungere ulteriori sedie, sarà da prediligere un tavolo con gambe che non occupino troppo spazio. In questo modo saranno meno fastidiose.
Il tavolo deve essere naturalmente proporzionato alla sala da pranzo, inutile comprarne uno gigantesco che però non permetta di muoversi nella sala; meglio scegliere un tavolo allungabile per sfruttare al meglio gli spazi.
Se la grandezza deve essere proporzionata allo spazio disponibile, porre un tavolino rotondo in una stanza molto grande lo farebbe “perdere”, meglio abbondare un po’ sulla misura, in modo che ci sia un maggiore rispetto delle proporzioni facendo però attenzione a non esagerare, per evitare di dare la sensazione di “troppo pieno”.
Arredare con il tavolo da pranzo
Il tavolo da pranzo non serve solo per riunire la famiglia e gli amici ma è anche un elemento d’arredo perciò, si deve tener conto del contesto in cui andrà inserito; un tavolo inserito in una piccola cucina sarà probabilmente diverso da quello posto in una sala in cui, anche il tipo di arredamento (moderno, classico, minimalista, shabby), dovrà essere preso in considerazione prima della scelta finale.
A meno che non si abbiano le idee molto chiare e non si sia in grado di mescolare gli stili fondendoli perfettamente per creare una composizione armoniosa, inserire un tavolo minimal in un contesto classico potrebbe non essere la scelta migliore.
Anche la forma è un elemento da tenere ben presente, non è solo una questione di gusto personale ma anche di spazi da occupare e armonia con le forme della stanza; i tavoli da pranzo ovale, rotondo, quadrato, rettangolare hanno tutti pro e contro.
I tavoli rotondi e ovali di dimensioni contenute sono l’ideale per permettere a tutti di partecipare alle conversazioni in maniera agevole (quando diventano grandi finiscono invece per essere molto dispersivi) e, soprattutto, occupano minore spazio rispetto a un tavolo rettangolare che è più ingombrante (in termini di riempimenti di spazio); se ne deduce che, se l’ambiente è più ristretto, un tavolo rotondo è la soluzione perfetta.
Per quel che riguarda i materiali, se si è in grado di farlo, è possibile osare materiali che contrastino con il resto dell’arredamento dando vita a soluzioni originali; in caso di locali di dimensioni ridotte o ambienti bui, la scelta migliore è invece quella del vetro che dà l’idea di spazi aperti e di respiro.
Se però la tutela dell’ambiente viene al primo posto, un’idea potrebbe essere quella di scegliere un tavolo da pranzo in legno riciclato che, è spesso disponibile in diverse forme, per adattarsi un po’ a tutte le necessità.
Prezzo e praticità di manutenzione e pulizia spesso influenzano notevolmente la scelta del materiale; se i tavoli in legno sono facili da “riparare” e spesso hanno prezzi che riescono ad accontentare un po’ tutte le tasche, quelli in vetro, dai prezzi variabili, sono facilmente soggetti a incrinature, graffi e scheggiature che gli danno un aspetto tutt’altro che vissuto (sarebbe meglio dire rovinato).
La plastica è semplice da gestire e poco costosa tuttavia, non restituisce mai un’immagine di pregio mentre il metallo, seppur bellissimo, può rovinarsi facilmente e soprattutto, evidenzia le impronte di chi vi si appoggia, dando quasi una sensazione di “poco pulito”.
Ciò a cui si deve fare attenzione è però la moda; in ogni stagione vengono proposti tavoli di tendenza, spesso molto belli e originali che però, proprio per il fatto di essere particolari, rischiano di stancare in breve tempo. Meglio quindi seguire il proprio gusto senza lanciarsi in “esperimenti” strani.