Diventare giardiniere può essere senz’altro una prospettiva allettante: questi professionisti infatti sono sempre molto richiesti, sia a livello di lavoro dipendente che di collaborazioni in forma autonoma, ma al di là di questo, fare il giardiniere è un qualcosa di impagabile per chi nutre una passione innata nei confronti della natura.
Sicuramente diventare giardiniere non è un percorso semplice: a livello di senso comune si è talvolta portati a credere che il giardiniere sia una sorta di manovale, un lavoratore poco specializzato che svolge mansioni ripetitive che comportano prettamente uno sforzo fisico, ma la realtà è totalmente diversa.
Il giardiniere è infatti un professionista che deve vantare un know-how di altissimo livello, sia dal punto di vista teorico che pratico, ecco perché nel giardinaggio è del tutto impensabile immaginare di affidarsi a persone “improvvisate” ottenendo dei buoni risultati.
Fatta questa doverosissima premessa, poniamoci la domanda di fondo: come si diventa giardiniere? Quale percorso si deve compiere? Scopriamolo subito!
Come detto, diventare giardiniere richiede studio, impegno e perseveranza, ma i percorsi con cui si può raggiungere quest’obiettivo non sono univoci.
Diventare giardiniere conseguendo una laurea
Sicuramente, l’ideale è diventare giardiniere dopo aver compiuto un percorso universitario, non a caso diversi giardinieri possono vantare sul proprio curriculum una laurea in botanica, oppure in agraria.
Questi percorsi di studio formano il futuro giardiniere in modo estremamente approfondito per quel che riguarda gli aspetti teorici, dunque la biologia delle piante e le loro peculiarità; è inutile sottolineare che il raggiungimento di una laurea come questa richiede grandissimo impegno e, ovviamente, una forte passione per questa disciplina.
Esistono anche altre soluzioni per diventare un giardiniere, non a caso in questo settore operano, anche con ottimo successo, molti professionisti il cui titolo di studio è un diploma.
Diventare giardiniere seguendo un corso specifico
Se si vuol diventare un giardiniere senza aver conseguito una laurea è possibile seguire degli apposti corsi; questi percorsi formativi prevedono sia uno studio teorico, dunque le classiche lezioni frontali e l’immancabile studio individuale, che una buona dose di esperienza pratica da maturare “sul campo”.
Si tratta, dunque, di percorsi di formazione assolutamente completi i quali forniscono all’allievo tutte le competenze di cui necessita per poter operare con successo in questo settore.
Maturare più esperienza possibile
In tutte le professioni, ovviamente, spesso il solo titolo di studio non è sufficiente per risultare interessante agli occhi di un datore di lavoro o di un committente, di conseguenza è fondamentale maturare dell’esperienza.

Che lavori fa il giardiniere?
Ovviamente, avere esperienze professionali non è utile semplicemente per “fare curriculum”, ma è fondamentale per forgiare il professionista dinanzi a tutte le criticità che possono venire a presentarsi nello svolgimento dei compiti che gli sono assegnati.
Per chi ha concluso il suo percorso formativo, dunque, non può che essere un buon consiglio quello di iniziare a maturare più esperienze possibili, magari misurandosi in contesti diversi e cercando di soddisfare richieste variegate.
Valorizzare al massimo i servizi di ultima generazione
Oltre a quanto detto, bisogna considerare anche che oggi al giardiniere vengono richieste delle “skills” che vanno ben al di là di quelle tradizionali, di conseguenza un professionista competitivo deve saper offrire dei servizi d’avanguardia.
Un esempio? Il noto giardiniere Tiziano Codiferro, oltre a occuparsi di manutenzione giardini Firenze e di altri servizi tradizionali, è un vero e proprio “master gardener” e può dunque occuparsi con successo di design e progettazione di giardini.