L’hennè e le tinture vegetali possono efficacemente sostituire le tinte chimiche e non provocare (salvo allergie specifiche) gravi reazioni allergiche.
Tingere i capelli può essere un’esigenza o un semplice vezzo; chi avesse necessità di coprire i capelli bianchi ma non volesse ricorrere alle tinture chimiche, nocive e debilitanti per il capello, può ricorrere alle tinture vegetali.
Il procedimento non è dei più rapidi e non lo si può neppure considerare pratico tuttavia, a meno di non avere allergie particolari (l’indigo, prima di essere usato da persone colpite da Glucose-6-phosphate dehydrogenase deficiency dovrebbero chiedere al medico) non ha effetti collaterali e protegge il capello sottoponendolo a un trattamento di bellezza.
Per farlo è necessario innanzitutto valutare il colore che si vuole ottenere; più è scuro, più katam o indigo si dovranno utilizzare. La base dovrà essere fatta con l’hennè, da preparare come indicato qui.
Una volta che sia giunto a ossidazione, si potrà precedere in 2 modi diversi, a seconda del tempo disponibile, della voglia e dell’accuratezza del risultato che si vuole ottenere.
I procedimenti per applicare le tinture vegetali
Il procedimento più efficace ma anche più lungo prevede l’applicazione, in un primo tempo del solo hennè, da lasciare sui capelli per un periodo compreso tra le 4 e le 9 ore se totalmente naturale (con l’hennè per tatuaggi si può attendere meno e ottenere un risultato ottimo), 3 ore circa se addizionato con picramato. In seguito si dovrà stendere l’indigo o katam, preparato con sola acqua tiepida e applicato senza attendere l’ossidazione.
Come per l’henné si dovranno mettere in atto le procedure di protezione della pelle e degli abiti (se non li ricordate potrete leggerli qui). Dopo 2 ore si dovrà sciacquare accuratamente, possibilmente senza shampoo ma applicando al limite una noce di balsamo da sciacquare molto bene.
Sui miei capelli (base castana scura ma molti bianchi) l’indigo applicato in questo modo regala un nero profondo con sfumature tendenti al viola mentre, il katam, restituisce un castano scurissimo con riflessi mogano.
La procedura più rapida richiede invece che all’henné ossidato vada miscelato l’indigo o il katam e applicato tutto in una volta; tenuto 7 ore circa permette di ottenere una buona copertura dei capelli bianchi.
I giorni successivi all’applicazione è consigliabile non lavare i capelli per garantire al colore di maturare e fissarsi definitivamente.
Nel caso in cui doveste preparare troppo hennè, non buttatelo! Congelatelo, si conserverà benissimo e non perderà il potere tintorio.
2 commenti
io per ora uso una lozione alla camomilla per schiarire gli altri e confonderli, ma sono sempre di più…
monica c.
Che fortuna! I miei sono neri ed è un vero disastro… anche perché sono allergica alle tinte.