Colmar è una bellissima cittadina situata nel nord della Francia ed è considerata la capitale dell’Alsazia; trascorrere qui un week end può riservare molte sorprese e permettere di scoprire angoli romantici e indimenticabili.
Terza città francese dell’Alsazia, posta ai piedi dei Vosgi, gode di un clima particolarmente secco grazie alla catena montuosa che funge da barriera alle nubi, portando quasi alla nullità le precipitazioni annuali.
Cosa vedere a Colmar, la piccola Venezia
Colmar è una città ricca di storia, patrimonio artistico, e una storia millenaria travagliata.
Appartenente al Sacro Romano Impero, divenne poi francese, capitolò sotto i colpi dell’Impero Tedesco (la Germania del resto dista proprio un passo da qui) e tornò possedimento francese solo il 2 febbraio 1945 quando venne definitivamente liberata dai tedeschi.
Tutto questo si riflette perfettamente sulla struttura della città, sui suoi monumenti, ma anche sulle insegne, le case comuni, la parlata e molto altro.
Nonostante la sua ampiezza, tutto si trova concentrato nella zona centrale, un luogo magico e incantato fatto di case dall’aspetto caratteristico.
Le case di Colmar
Colmar è famosa per le case a graticcio, abitazioni che hanno la struttura portante realizzata con travi in legno, visibili anche sulla facciata e internamente.
Pietre colorate distinguono le case le une dalle altre, a volte intere zone o quartieri. Poter entrare in queste case è un’esperienza unica, gli ambienti resi calorosi e accoglienti dalle travi in legno, i pavimenti scricchiolanti, i muri non in squadra rendono la permanenza indescrivibile. Per adattarsi alla situazione potrebbero essere necessari anche un paio di giorni, talvolta l’equilibrio viene meno e si ha l’impressione di essere sempre “storti”.
Proprio in centro, oltre a queste case, insegne storiche e botteghe antiche, sorge il quartiere più suggestivo, quello che di fatto dona il nome a Colmar:“Petite Venice”, la, piccola Venezia.
Romantico e suggestivo, si compone di un piccolo canale che attraversa il paese e su cui si affacciano case dai colori sgargianti. Qui, nelle stagioni di fioritura si adornano di fiori assumendo un’aria pittoresca.
Attorno a questo canale si affacciano ristoranti tipici mentre sul canale si trova un piccolo porticciolo turistico dove, pagando una cifra davvero irrisoria, è possibile fare un piccolo giro turistico.
Sui leggendari bateau, i “gondolieri” che hanno un occhio di riguardo per le coppie innamorate, come se ci si trovasse davvero a Venezia, in mezz’ora conducono i turisti narrando la storia e gli aneddoti (la scelta per ascoltare è tra la lingua francese, inglese, e tedesca).
La bella gita si snoda passando anche sotto a bassi ponticelli dove è necessario abbassarsi appiattendosi il più possibile per evitare di picchiare il capo.
Nelle vicinanze sorge il Marché couvert de Colmar, un piccolo mercato coperto dove poter apprezzare alcuni prodotti tipici tra cui il formaggio di Munster e i rinomati bretzel, dolci, salati, farciti, caldi e, chi più ne ha, più ne metta.
A spasso tra le vie del centro di Colmar
In un week end Colmar la si gira comodamente, anche a piedi.
Il centro è off limits alle automobili perciò, passo dopo passo, si ammireranno la Koifhus in Place dell’Alsacienne, l’antica dogana (Ancien Douane) risalente al 1480, Maison Pfister, eretto nel 1537 con struttura in legno, situata ad angolo e dichiarato monumento nazionale francese nel 1927, Maison des Tetes (del 1609) che prende il nome dalle 111 teste che adornano la sua facciata, alcune veramente spaventose.
Per quel che riguarda le Chiese, la parte del leone la fa senza ombra di dubbio l’imponente Collégiale Saint-Martin, risalente al periodo gotico: iniziata nel lontano 1237, fu terminata nel 1366.
A Colmar non mancano certo i musei, ce n’è per tutti i gusti:
- Musée d’Unterlinden in cui si celano opere d’arte locali e internazionali, da Monet a Picasso, reperti che vanno dall’età preistorica a quella contemporanea;
- Musée Bartholdi, dedicato ad Auguste Bartholdi, il creatore della Statua della Libertà (alle porte della città è posta una riproduzione della statua della grandezza di 12 metri);
- Musée du Jouet, il museo del giocattolo in cui i bambini si perdono tra bambole, lego, robot, playmobil, ma non solo, i trenini in movimento lasciano letteralmente a bocca aperta chiunque, non solo i più piccoli, ma anche i grandi.
E a proposito di grandi e piccini, per la città circola un trenino (a pagamento) che, attraverso le varie vie offre la possibilità di ammirare i monumenti e tutto ciò che di bello Colmar offre; ogni passeggero può indossare delle cuffie che permettono di scoprire in che punto della città ci si trova, la storia e molto altro. Basta selezionare la lingua giusta e, in questo caso, c’è anche l’italiano.
Quando visitare Colmar?
La primavera è il periodo migliore, grazie ai fiori che adornano davanzali e balconi di quasi tutte le case creando coreografie da ammirare.
Un altro periodo particolarmente indicato è quello Natalizio, al posto dei fiori si trovano luci, ghirlande e abbellimenti che impreziosiscono le abitazioni dando vita a uno scenario unico.
In questo periodo vengono anche approntati cinque mercatini di Natale che attirano numerosi turisti.
Come arrivare a Colmar
A Colmar vi si può arrivare tramite treno TGV oppure in aereo, atterrando all’aeroporto di Basilea-Mulhouse o Strasburgo-Entzheim, entrambe a circa 60 chilometri.
In alternativa è possibile giungervi in auto, provenendo dall’Italia è necessario attraversare tutta la Svizzera, entrando dalla dogana di Como – Chiasso, passando per il tunnel del San Gottardo e una volta usciti dalla dogana di Basilea, ci si trova in Francia a pochi chilometri dall’arrivo.
Il tutto lo si percorre in 4h e 30m circa. Chi dovesse soffrire di claustrofobia o avesse il terrore dei tunnel, può scegliere di deviare facendone uno solo, quello del San Bernardino, che allunga la strada di circa un’ora ma risulta essere molto panoramico e meno pauroso.
Per chi non lo sapesse, questa città non centra nulla con il brand Colmar, che non è nato qui e qui non ha nessuna produzione.
Il brand, italianissimo, è nato a Monza e deve il nome al suo fondatore: Colombo Mario.
5 commenti
Colmar è davvero molto bella e perfetta in dicembre per chi vuole quell’atmosfera natalizia
colmar è davvero bellissima, non ci sono mai stata ma devo dire che è davvero favolosa, un posto da visitare
Wow, è proprio bellissima! Ci piacerebbe visistarla sia per Natale che in primavera!
Ma che cittadina meravigliosa che è colmare mi.piacerebbe molto cisitarla
ne ho sentito parlare bene e dalle foto in effetti pare sia proprio una località da dover visitare!