Negli ultimi anni la cronaca ci ha purtroppo raccontato più volte di tragedie familiari in cui i bambini, abbandonati in auto sotto un sole cocente, hanno perso la vita.
Fare il genitore è difficile, spesso difficilissimo, le preoccupazioni del crescere uno o più figli, i dubbi, le difficoltà, si sommano ai più comuni problemi quotidiani e possono creare un cortocircuito in cui, a farne le spese, sono i più piccoli e i più deboli.
Dimenticare un figlio in auto, convinti di averlo già portato all’asilo, o scordarlo perché immersi in mille pensieri, disfatti dallo stress che nasce dal dover correre tutto il giorno tra lavoro, doveri e famiglia è diventata purtroppo una triste realtà che i quotidiani e i mass media riportano troppo spesso.
Per evitare che simili situazioni possano ripetersi, è finalmente stata approvata una legge che determini l’obbligo di installazione a bordo dei veicoli, di un dispositivo di antiabbandono, ovvero “un dispositivo di allarme, costituito da uno o più elementi interconnessi, la cui funzione è quella di prevenire l’abbandono dei bambini di età inferiore ai quattro anni, a bordo dei veicoli delle categorie M1, N1, N2 e N3 e che si attiva nel caso di allontanamento del conducente dal veicolo” (Articolo 1 del Regolamento di attuazione dell’articolo 172 del Nuovo codice della strada in materia di dispositivi antiabbandono di bambini di età inferiore a quattro anni). Il 7 novembre 2019 il regolamento è entrato in vigore perciò, chi trasporta minori di età inferiore ai 4 anni, dovrà dotarsi di un nuovo seggiolino che rispetti le norme previste nel decreto oppure, adattare il seggiolino già in possesso con i necessari dispositivi anti abbandono. La legge prevede un contributo pari a 30 euro per l’acquisto di ogni sistema acquistato e questo, è un aiuto per tutte le famiglie che si troveranno a dover affrontare la spesa; come anticipato, non sarà però obbligatorio comprare un nuovo seggiolino, ma si potrà ricorrere a un adeguamento di quello già posseduto che permetta anche di passare da una macchina all’altra e da un seggiolino a un altro.
I dispositivi anti abbandono che si adattano ai seggiolini già posseduti
Tra i dispositivi anti abbandono si distinguono quelli che si connettono allo smartphone tramite app, e quelli invece che non prevedono nessuna connessione.
Spesso, i primi, prevedono anche la possibilità di inserire numeri di emergenza cui inviare i dati che permettano la geo localizzazione del veicolo su cui si trova il bambino, e intervenire in maniera tempestiva.
Tra i dispositivi che utilizzano un’app e un allarme di secondo livello (numeri di emergenza), si trovano, per esempio il BebèCare easy-tech di Chicco o il Tippy Smart Pad di Digicom; il primo consiste in un dispositivo da agganciare allo spallaccio del seggiolino o alla cintura di sicurezza a tre punti mentre, il secondo è un tappetino da appoggiare sul seggiolino che rivela la presenza del bambino.
BebèCare deve essere disattivato quando si sgancia la cintura di sicurezza, in caso contrario, invierà la notifica che dovrà essere silenziata entro 40 secondi; Tippy invece rileva il peso del bambino, e il superamento della distanza tra il dispositivo e lo smartphone, prima di inviare l’allarme.
Entrambi possono essere spostati su diverse automobili e sono indipendenti dal seggiolino.
Non si collega invece allo smartphone e appartiene perciò al secondo tipo di dispositivi, Remmy, prodotto italiano che consiste in una sorta di cuscinetto, un sensore che si posiziona sotto al seggiolino e segnala movimenti improvvisi e presenza del bambino sul seggiolino. Quando la macchina viene spenta, un sensore posto vicino al guidatore (si collega all’accendisigari) si attiva producendo un segnale sonoro, segnalando la presenza del bimbo e ricordando così di farlo scendere dall’auto.
Il dispositivo dispone anche di un silenziatore da utilizzare nel caso in cui non si voglia svegliare il bambino una volta giunti a destinazione.
BoB cam ha invece un funzionamento completamente differente rispetto alla maggior parte dei dispositivi in commercio; un codice QR viene applicato sullo schienale del seggiolino, in posizione tale da poter essere rilevato da una piccola telecamera quando il bambino non è seduto.
Quando l’automobile si ferma, il codice non viene rilevato e si attiva un primo allarme, nel caso in cui il bambino restasse di nuovo in auto, verranno allertati dei numeri predefiniti e, se nonostante questa nuova segnalazione nulla dovesse cambiare, si attiverà un allarme direttamente sull’automobile che richiamerà l’attenzione dei passanti.
La scelta di acquistare uno di questi dispositivi è spesso legata alla spesso: il seggiolino con dispositivo integrato è più costoso e, in questo periodo storico sono molte le famiglie che non possono permettersi un esborso di questo tipo.
I dispositivi anti abbandono che si integrano su seggiolini già in possesso, non solo permettono di risparmiare, ma hanno il vantaggio che, se si dispone di più automobili e, su ognuna un seggiolino, potranno rimuoverli e utilizzarli su veicoli e seggiolini diversi.