La fresatrice, macchina utensile impiegata per la lavorazione di metalli e altri materiali (legno, pvc,…) deve avere alcune caratteristiche fondamentali.
E’ innanzitutto necessario che sia resistente per ammortizzare le sollecitazioni e le vibrazioni che si producono durante il suo funzionamento.
E’ infatti utilizzata per semplici sgrossature di pezzi grezzi ma anche per operazioni complesse come finiture, sagomature, cave, raggi, arrotondamenti e altri lavori di precisione.
I componenti della fresatrice
Componenti principali di quest’attrezzatura sono:
- la fresa che ruotando sul suo asse fa vorticare gli spigoli appuntiti che sagomano il materiale asportando le quantità in eccesso. In acciaio, acciaio super rapido o rivestite, a seconda del lavoro da realizzare e del materiale utilizzato possono essere:
- cilindriche (da sgrossatura, finitura o spianatura),
- sferiche (per scanalature, sedi o cave sferiche, lavorazioni di precisione sulle frese a controllo numerico),
- tronco-coniche (per un alto grado di precisione e finitura),
- particolari (variano a seconda dell’impiego e possono essere a raggio per raccordare, a T per ottenere scanalature e così via);
- il motore che deve essere sufficientemente potente da far girare la fresa e “vincere” la resistenza del metallo (legno, pvc…);
- il mandrino su cui si fissa la fresa;
- il banco lavoro.
I gruppi di fresatrici
Esistono 3 gruppi di fresatrici: verticali, orizzontali e centri di lavoro.
- Nella fresatrice verticale la fresa ruota e si limita a un movimento di saliscendi, il banco lavoro su cui (tramite staffe o una morsa) è ancorato il pezzo da forgiare si muove lungo gli assi x e y facendo acquisire al pezzo la forma desiderata;
- la fresatrice orizzontale opera sulla fascia laterale del pezzo grazie alla fresa montata sul fianco anziché sulla parte superiore del macchinario (similmente a una sega circolare);
- il centro di lavoro è caratterizzato da una fresa che si muove in più direzioni e non solo in saliscendi.
La lavorazione può essere manuale e totalmente a carico di un operatore, oppure controllata da un computer (in questo caso si parla di “fresatrice a controllo numerico” o CNC) che in seguito all’inserimento di un programma consente alla macchina di lavorare autonomamente fino a ottenere il prodotto finito.
Questa è una modalità estremamente comoda per produzioni in serie.
L’utilizzo del CNC, grazie a tecnologie avanzate quali il 3D, è infine particolarmente indicato per eseguire la lavorazione di pezzi complessi che richiedano una precisione millesimale.
6 commenti
caspita, scopro solo ora che sei un'esperta di fresatrici…
monica c.
Ciao! Interessante post, complimenti .
buon primo post dell'anno:)
@Monica, ho avuto un buon maestro :-)
@Lavia, grazie :-)
@Luke, grazie :D
Complimenti per l'articolo!
Finalmente una guida chiara e concisa sull'argomento… finora avevo trovato solo testi troppo lunghi e ipertecnici.
Grazie
Sono io a ringraziarla per la gentilezza. Sono contenta che le sia stato d'aiuto :-)