Non si tratta di un romanzo ma di un’autobiografia, la narrazione in prima persona della storia d’amore tra Valérie e François, storia iniziata quando lei era giornalista e lo seguiva come un’ombra per scrivere i suoi articoli mentre lui ancora non era arrivato al successo.
E’ una storia scritta a caldo in cui sono ancora evidenti le sofferenze, in cui emerge il dolore di una donna tradita e ferita ma che, in fondo in fondo, anche se non ha più la voglia di tornare con chi le ha fatto del male, mostra un sentimento ancora ben radicato.
Lo stile è diretto e sincero, senza fronzoli, emotivo, Valérie mette completamente a nudo cuore e anima, svelando le sue difficoltà, i problemi che ha dovuto affrontare, le insicurezze che l’hanno accompagnata, i sentimenti che sono stati i suoi compagni in tutto il tempo che è stata prima amica, poi amante, e infine compagna di Hollande.
Non ha timore a raccontare delle difficoltà vissute all’Eliseo, di come poco si sentisse accettata, lei, la donna che aveva distrutto il matrimonio tra Hollande e Ségolène Royale, di come la stampa fosse sempre pronta ad attaccarla e mettere in evidenza la sua inadeguatezza, di come le si puntassero i riflettori addosso per marcarne gli errori e intromissioni nella missione del marito.
Una vita difficile, quella della première dame, la stessa che ha perseguitato anche Carla Bruni che non vedeva l’ora che finisse per fuggire da un incubo. Carla dalla sua parte aveva Sarkozy mentre Valérie si trova a fianco un uomo che diventa sempre più freddo, più la sua popolarità aumenta più diventa duro e critico con l’amata; Hollande è un uomo che in pubblico non manifesta i suoi sentimenti, disprezza le povere origini di Valérie e tutto ciò che è povero, è dipendente dalla macchina mediatica, la stessa che giorno dopo giorno distrugge la donna.
“Grazie per questo momento” è un libro che si legge tutto d’un fiato, è innanzitutto la storia di un amore che è finito e ha fallito miseramente, stritolato dagli interessi politici e dal tradimento, è una storia che avrebbe potuto avere un epilogo tragico, dato il tentato suicidio di Valérie.
E’ però un libro che ribalta la visione delle cose, soprattutto il modo di vedere Hollande che appare debole, insicuro, incostante, bugiardo, un pavido estremamente dipendente dall’opinione altrui e dal potere, un uomo che termina una storia d’amore con un comunicato stampa di 18 parole.