Il Manuale dell’argilla, con poco più di 100 pagine redatte da Giuseppe Ferraro, socio fondatore della SOFAI (Società Farmacisti Antroposofici Italiani) e della società ARGITAL, costituisce un ottimo approfondimento per chi vuole avvicinarsi all’utilizzo dei prodotti a base d’argilla.
Dopo una breve introduzione e la premessa nella quale spiega le motivazioni che hanno condotto alla nascita di questo manuale, lo scopo, un ringraziamento e le differenze con la prima edizione parte con il primo capitolo dedicato all’argilla da un punto di vista storico.
Dagli antichi egizi e l’utilizzo che ne facevano per preparare il sapone ma anche per curare traumi, slogature, far calcificare più in fretta arti rotti, passando da Ippocrate, Plinio il vecchio, Dioscoride, Galeno, Avicenna.
Si arriva poi ai tempi più recenti con l’abate Kneipp che la considera una grande e potente medicina naturale, o il professor Strumpf, Gandhi, Valnet.
Rudolf Steiner soprattutto comprese l’importanza che riveste “nell’equilibrio dei regimi della natura e del pianeta” e la sua importanza terapeutica.
Dopo questo breve excursus storico si passa all’introduzione al suo utilizzo e la specificazione di ciò che si intende per ventilata, macinata fine, macinata grossa. Si analizza poi la composizione chimica, le capacità di assorbimento e altre essenziali notizie di carattere teorico.
L’argilla è estremamente complessa e all’interno del regno minerale è un organismo di grado elevato.
La parte pratica del Manuale dell’argilla
Detto questo si arriva alla parte “pratica” o, quanto meno, all’introduzione alla pratica. Prima di affrontare i singoli disturbi, malattie e cure, l’autore spiega in che modo può essere assunta e come preparare l’argilla macinata fine per uso esterno e il bagno d’argilla.
Si tratta di procedimenti semplici. Una volta reperita l’argilla possono essere messi in pratica da chiunque poiché non richiedono altro che acqua e olio.
Per comprendere appieno però come curare e curarsi con l’argilla è necessario approfondirne la genesi. E’ importante capire come si forma, le forze che agiscono in lei, i minerali in essa presenti.
Prendere l’argilla significa di fatto assumere un preparazione omeopatica che contiene oro, argento, ferro, mercurio, stagno, rame, piombo.
E’ necessario anche cercare di capire la malattia e comprendere il bisogni di fermarsi e lasciarsi coccolare come bambini nel momento in cui si presenta.
Da qui si arriva al quarto capitolo, quello interamente dedicato al “Come curarsi e quale argilla usare”.
In ordine alfabetico vengono presentate alcune tra le malattie più comuni che si possono curare con l’argilla.
In maggioranza ciò che viene descritto e consigliato è un derivato dall’esperienza diretta ed è il risultato dell’applicazione su pazienti affetti da tali patologie.
Come l’autore evidenzia non esiste però una medicina universale quanto piuttosto una medicina che può aiutare un uomo ammalato a vincere quello stato di malattia. Per questo, le indicazioni riportate nel libro, si pongono come indicazioni di massima e non affermazioni di carattere universale.
Partendo dall’acidità di stomaco, passando per l’acne, la bronchite, la cellulite, i duroni, l’eczema, i geloni, la leucorrea, il linfatismo, il meteorismo, il piede d’atleta, la stipsi, la stomatite, la tosse, l’infiammazione delle vie urinarie, vengono indicati rimedi per un totale di 102 malattie.
A seguire altri brevi capitoli dedicati all’utilizzo che si può fare di questa sostanza così utile.
Il primo illustra alcune ricette utili a risolvere piccoli problemi estetici o semplicemente per coccolarsi un po’.
Si parte dalla ricetta base per una maschera per aggiungere man mano alcuni ingredienti come l’olio di germe di grano, il succo di un limone, infusi di erbe oppure olio essenziale per pelle di ogni tipo (normali, secche, grasse).
E’ utile infatti per:
- idratare ed elasticizzare il collo
- rassodare il seno o i glutei
- sgonfiare la pancia
- rilassare la schiena
- combattere le smagliature e la cellulite
- irrobustire i capelli.
Da non perdere le indicazioni per un bagno snellente, un pediluvio e maniluvio rilassante o per un lavaggio vaginale.
Si arriva quindi al capitolo 6 dove in maniera semplice viene affrontato il problema dell’igiene di capelli, bocca e gengive, viso e corpo. Spiega come affrontare piccole problematiche e migliorare l’aspetto estetico tramite impacchi e un rilassante bagno.
Come se non bastasse si scoprirà che l’argilla si rivela un rimedio efficace contro l’acqua contenente eccessi di cloro, la sua funzione depurativa è essenziale per declorare e rendere così anche l’acqua del rubinetto più “buona”.
Prima di concludere si affrontano altri due problemi di salute che affliggono ahimè molte persone, l’artrosi e l’acne; è apparentemente azzardato pensare che un unico rimedio possa rivelarsi utile per entrambi eppure…
Infine, prima di chiudere con l’indice ancora un paio di utilizzi di questo “miracoloso” rimedio. L’uno per combattere e proteggersi dal freddo invernale e l’altro per combattere problemi di raffreddamento con impiastri e suffumigi.
Per concludere, un libro da tenere sullo scaffale e consultare per combattere in maniera semplice e naturale piccoli e grandi disturbi.
L’argilla è semplice da reperire perciò, anche solo per un bagno rilassante, si potranno sin da subito sperimentare tutte le proprietà e i benefici che dal suo utilizzo ne derivano. Dopo una breve immersione non ci si dovrà stupire però di trovarsi con la pelle detersa e più luminosa che mai.
5 commenti
Non avrei mai immaginato che l'argilla potesse tanto!!! Fantastico!
E' una bomba, in casa mia non manca mai :-)
A casa mia sia verde che bianca e confesso di aver bevuto la sospensione molte volte in passato: uno schifo terribile, ma pare facesse bene! ^_^
Caspita, ti credo! Io non ce l'ho mai fatta a mandarla giù, ho ovviato con le compresse d'argilla, si ingoiano come una pastiglia e non si sente il sapore. Confermo, fa benissimo, io le prendo ancora adesso ;-)
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