La gita che porta al Crap de la Parè a Livigno, è alla portata di tutti; una bella camminata dal Passo Eira (2208 mt.) che regala panorami davvero bellissimi.
Arrivare al Passo Eira
Per affrontarla è necessario arrivare in auto, in moto, con i mezzi pubblici o in bicicletta (o mountain bike) al Passo Eira.
Chi proviene da Livigno percorre la strada statale 301 che porta a Trepalle e al Passo del Foscagno e si ferma al parcheggio gratuito, contraddistinto dalla sigla P11. Il parcheggio si trova sia a destra che a sinistra; se c’è la possibilità, meglio parcheggiare a sinistra perché la mèta della camminata è proprio il crostone che si staglia sopra il parcheggio.
Come arrivare a Crap de la Parè
La camminata prevede un dislivello di circa 190 metri.
La parte più “dura” si trova quasi tutta all’avvio; si sale da subito prendendo verso sinistra, su di un tracciato ampio, su cui un fuoristrada può tranquillamente transitare.
E’ piuttosto ghiaioso quindi, sono consigliati come sempre gli scarponi, ma anche un comodo paio di scarpe da tennis, ginnastica, footing possono andare bene.
Come detto, questa è la parte più ripida, tenete duro se sentite di non farcela. Passato questo tratto sarà tutto diverso per la maggior parte del sentiero; piuttosto fermatevi di tanto in tanto, riposate, bevete un po’ d’acqua per reidratarvi (soprattutto se c’è molto caldo) e, quando ve la sentite, ripartite.
In questo tratto si passa un ampio ripetitore e si cominciano a trovare delle croci. Si tratta delle stazioni della Via Crucis, che accompagnando tutto il percorso, culminano proprio sulla cima.
Si procede verso destra fino a un trivio qui, seguendo l’indicazione del sentiero che dobbiamo percorrere, il numero 134, si prende la via centrale.
La salita non è ancora finita, dopo un bivio che seguendo il 134 ci conduce a sinistra, si affronta forse lo strappo più impegnativo. Da qui, tutto cambia, ci si porta in quota e, praticamente, si prosegue con un tracciato molto più stretto.
Si tratta di una vera mulattiera sterrata, tra ampi prati e pochi sali scendi.
Qui il panorama inizia a farsi mozzafiato: sulla sinistra si estende tutta la vallata di Livigno con il suo abitato.
Non a caso, in maniera strategica, sono state installate delle panchine per riposare un poco, ma anche per godere il panorama. Purtroppo riuscire trovare posto per sedersi non è facile, il panorama è così bello che molte persone decidono di fermarsi un pochino.
Procedendo si raggiunge un’ampia radura; abbandonando un attimo il sentiero e portandosi a destra, ci si affaccia sul lago di Livigno, con le sue splendide acque turchesi.
Tornati sul tracciato, si procede ancora per pochi passi fino a giungere ai piedi della croce; questo è il punto d’arrivo dell’escursione di questo poggio panoramico, il Crap de la Parè, a 2393 metri d’altezza.
L’arrivo a Crap de la Parè
Da qui si gode di una visuale a 360 gradi:
- a nord il Lago e la rientranza dell’Alpisella
- di fronte la Val Federia e il Rifugio Costaccia
- a sinistra Livigno
- a Sud, il Passo del Foscagno, Trepalle e l’arrivo degli impianti di risalita del Mottolino.
Arrivare alla cima non è solo soddisfacente per il fatto di esserci riusciti, non è bello solo per il panorama; qui, se si è fortunati, si possono avvistare alcuni rapaci della fauna alpina come aquile e gipeti.
Anche lungo il percorso, seppur non vicini, fanno capolino marmotte e, in casi eccezionali, cervi e stambecchi.
Si tratta di una camminata alla portata di tutti. E’ percorribile in circa 45 minuti, purché non ci si faccia abbattere dalla pendenza del primo tratto; ciò che mette in difficoltà è la totale assenza di piante, che lascia il sentiero esposto al sole.
Sarà quindi necessario portarsi un cappello e della crema protettiva; da segnalare inoltre la totale assenza di fontanelle e quindi, anche in questo caso, si dovrà portare con sé dell’acqua. In ultimo, prestate attenzione ai bikers, che sbucano da ogni angolo.
Un ulteriore ultimo accorgimento, il passeggino non può raggiungere la cima.
Inizialmente, quando la strada è larga, lo si può tranquillamente portare, ma al restringimento andrebbe necessariamente abbandonato. L’alternativa sarebbe tornare indietro.
La via del rientro prevede ovviamente la percorrenza del tracciato a ritroso.
5 commenti
Che splendido posticino.. e che panorama! Ci vorrei tanto andare prima o poi :)
Mi piace molto leggere i tuoi articoli su viaggi ed escursioni, mi fai scoprire angoli che non conoscevo!
Che posti incantevoli amo la natura con le sue bellezze da visitare sicuramente
Quando passo a leggere j tuoi post di viaggio scopro sempre un sacco di posti che non conoscevo.
Ciao sono stata a Livigno ma non avevo idea che c’era questo sentiero panoramico, che bei posti e vista