I motivi per cui si inizia a perdere i capelli sono tanti, possono essere ormonali, può essere lo stress o un evento traumatico, la causa può anche essere la mancanza di minerali e vitamine, oppure la genetica che, se avversa, in questo caso, può portare a effetti disastrosi. Ma non solo, a queste se ne aggiungono altre come quelle legate a malattie e problematiche della cute e dei bulbi piliferi, l’ovaio policistico, problemi alla tiroide, da non dimenticare poi i trattamenti aggressivi.
In molti casi il problema si risolve spontaneamente, magari superando il periodo stressante, però, quando non accade e la perdita si fa copiosa e la chioma si assottiglia al punto da mostrare ampie chiazze di cute, è possibile che insorgano disagi psicologici che impattano negativamente sulla vita di tutti i giorni, e possono arrivare anche a influire sul rapporto con gli altri.
Se la caduta è temporanea e non eccessiva, se è stagionale, non c’è di che preoccuparsi ma, quando diviene eccessiva, un attento esame delle cause è necessario per scongiurare la presenza di patologie più gravi e correre ai ripari.
L’infoltimento dei capelli è comunque un obiettivo alla portata di tutti, è necessario capire come intervenire.
Generalmente, quando ci si rende conto di dover correre ai ripari, la prima cosa che si fa è assumere vitamine e minerali, oppure ricorrere a integratori specifici che promettono di fermare la caduta, stimolare la crescita del capello, donare volume e rinforzare.
Talvolta a integratori da assumere per via orale si associano filale rinforzanti e shampoo specifici; sarebbe tuttavia necessario anche cambiare il proprio stile di vita, può rivelarsi utile cercare di diminuire lo stress e variare la propria alimentazione per evitare e contrastare le carenze nutrizionali. Un’alimentazione squilibrata o una dieta particolarmente rigida vanno evitate assolutamente perché il riflesso sulla chioma è evidente.
In alcuni casi è utile associare rimedi casalinghi come i massaggi da eseguire mischiando un poco di olio di cocco, o di jojoba, a oli essenziali che tradizionalmente hanno la capacità di agire sul capello o sui bulbi piliferi aumentando l’ossigenazione; rosmarino e pimento sono in prima linea e spesso i primi cui si ricorre, il decotto di rosmarino inoltre, fatto raffreddare, può essere utilizzato come ultimo risciacquo dopo lo shampoo. Anche i massaggi con succo d’aloe vera, da fare mattino e sera, possono rivelarsi utili.
Talvolta tuttavia questi metodi non risolvono la situazione, ecco perciò la necessità di ricorrere a metodi di infoltimento dei capelli completamente diversi che, però, riescono a risolvere la situazione in maniera sicura e non interferiscono con la vita quotidiana, permettendo di continuare a svolgere le attività di tutti i giorni mentre si porta avanti la cura, fino al raggiungimento del risultato desiderato.
Attraverso questi metodi, i capelli appaiono più folti e rinvigoriti, le aree in cui erano scomparsi vengono di nuovo coperte da capelli provenienti da donatori ma perfettamente integrati sul soggetto che li “riceve” e che riesce, così, a tornare a una vita sociale priva di imbarazzi e preoccupazioni per il proprio look.