La notte dei lunghi coltelli, come viene chiamata, è a questo punto ormai dietro l’angolo.
Dopo poco più di un mese dall’incontro tra Hitler e Mussolini, i nazisti d’Austria tentarono a Vienna un colpo di Stato uccidendo il Cancelliere.
Mussolini capì immediatamente che la causa di tutto non poteva che essere Hitler il quale anelava all’annessione dell’Austria alla Germania.
Il Fuhrer sembrò non dar peso ai pensieri di Benito e cercò un accordo con il Vaticano.
Trasformò poi la NSDAP nell’unico partito con diritto di cittadinanza. Firmò un patto che andava a suo vantaggio, conferendogli un nuovo prestigio e maggiore influenza sugli elettori cattolici.
Ai tedeschi veniva così restituita la speranza di poter tornare a essere forti e riconquistare un posto nel mondo: tutti volevano infatti aderire al partito.
Al suo interno però le SA guidate da Rohm iniziarono a diventare turbolente. Mandavano segnali di insoddisfazione, volevano dar vita a una nuova armata che potesse trionfare e opporsi a Hitler.
Adolf, venuto a conoscenza dei loro ideali decise di sacrificarle, evitando un putsch antinazista.
Mentre Rohm si trovava in vacanza per una delle sue bisbocce, venne colto di sorpresa, portato a Monaco e rinchiuso in una prigione nella quale venne giustiziato. A chi si trovava con lui non venne riservata una sorte migliore: fu la “notte dei lunghi coltelli”, in cui le vittime si contarono in un numero che si avvicinava alle 200.
La strage non fu altro che un patto stipulato tra Hitler e i capi militari per l’eliminazione delle SA e del loro comandante, in cambio dell’appoggio al Fuhrer, da parte dell’esercito; di fatto, fu un atto in difesa proprio del “capopopolo di Monaco”.
4 commenti
la notte dei lunghi coltelli e la notte dei cristalli… quando entravano in azione facevano proprio erba rasa… terribile
m.c.
Si si, non guardavano in faccia nessuno, facevano piazza pulita senza tante storie…
200.000 vittime?
dichiarate: 71
accertate: 85
stimate: 150-200
Ha ragione, si è trattato di un refuso. Grazie della correzione.