Home Design Lava Lamp, più che una lampada, un mito

Lava Lamp, più che una lampada, un mito

by Laura C.
Parliamo quest’oggi di un oggetto di design divenuto ormai un’icona, elegante, giovane, sportivo, scenografico e che induce tranquillità e rilassatezza: la “Lava Lamp ”, nota anche con il nome di “Lampada Lava” o “Lampada Astro”.

Lampada esclusiva, creata nel 1963 dall’inventore inglese Edward Craven Walker, si impose subito come un oggetto rivoluzionario, dalla forma simile a quella di un missile in miniatura, con una base metallica in cui è posta una lampadina a cui arrivano i cavi elettrici, e una parte superiore a punta, in vetro, chiusa da un tappo, in cui sono disciolti liquidi colorati e una miscela di cera colorata.

Il calore emanato dalla lampadina scalda la cera che comincia a fluttuare verso l’alto con colonne, bolle e figure sempre diverse, imitando la lava che fuoriesce da un vulcano. Il composto liquido, oltre all’acqua prevede la presenza di oli minerali e tetracloruro di carbonio mentre, la cera, è quella di paraffina, la stessa delle candele e, grazie alla sua leggerezza, e al tetracloruro permette, una volta divenuto caldo, lo scioglimento e il galleggiare e fluttuare verso l’alto, con forme e grandezze mai uguali. Una volta raggiunta la cima, parzialmente raffredderà, ricadendo verso il basso con forme tipo stalattiti e/o colonne, dando vita a un ciclo continuo.

Questa lampada, generalmente monta una lampadina da 25-40 watt, che impiegherà dal momento dell’accensione circa 45-60 minuti prima di generare il processo di “migrazione” della cera verso l’alto; in alcuni casi (lampada non utilizzata da molto tempo e/o conservazione in ambienti particolarmente freddi) potrebbero volerci addirittura delle ore prima che la lava cominci ad agire. Una volta spenta, lentamente la cera e i liquidi raffreddano e si riaddensano sul fondo, nuovamente pronti a ripartire alla nuova accensione.

Craven Walker prese spunto da un pub della sua zona (Dorset), in cui un congegno per cuocere le uova (inventato da Alfred Dunnett) contemplava la presenza di acqua e cera che, con il calore, sciogliendosi modellava svariate forme; lui perfezionò il tutto trasformandolo in una lampada, che ebbe successo soprattutto negli anni sessanta e settanta. Oggi, un esemplare di quegli anni, ha un valore che parte da circa 65 euro.

Craven Walker costituì poi la Crestworth, azienda con sede a Poole (Dorset), specializzata nella realizzazione di Lampade Lava che, per vent’anni restò sulla cresta dell’onda, calando negli anni 80’, per poi complice anche il continuo e suggestivo richiamo vintage, dopo la cessione e il nuovo nome Mathmos dei primi anni 90’, ritornò in voga, mantenendo non solo la sede d’origine, ma anche il metodo con cui le lampade vengono prodotte; una parte, come l’involucro, è realizzata da moderni macchinari m,a cera e liquidi, sono inseriti ancora da operai, che individualmente riescono a realizzare 400 esemplari in circa un giorno e mezzo.

Ce ne sono di tutti i gusti e colori, basta ammirarla un attimo, innamorarsene e divertirsi con le forme che man mano andranno a crearsi.

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