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Le lenti a contatto notturne

by Laura C.

Le lenti a contatto notturne diffuse negli Stati Uniti da oltre 40 anni, sono giunte a noi solo negli ultimi anni e, grazie ai progressi della ricerca medica, sono state perfezionate e rese sempre più efficienti, da molti sono conosciute come lenti ortocheratologiche o Ortho-k.

Conosciamole meglio.

Cos’è l’ortocheratologia? A cosa servono queste lenti?

L’ortocheratologia è la correzione non chirurgica dei difetti visivi quali la miopia, ipermetropia, astigmatismo tramite lenti a contatto notturne che modificano temporaneamente la superficie corneale (curvatura), mediante una lieve pressione.

Ne deriva che in seguito alla terapia l’occhio trae un beneficio di breve durata che permette però di godere di una buona visuale per le successive ore e proprio per questo motivo la lente notturna seppure alternativa all’intervento chirurgico non può avere lo stesso valore (definitivo). Una volta smesso il suo utilizzo il difetto tornerà, cosa che di fatto non avviene con l’intervento.

Si tratta di lenti rigide gas permeabili studiate per arrecare il minor fastidio possibile all’occhio di chi le indossa anche se, dovendole portare di notte i movimenti oculari e palpebrali già ridotti determinano una naturale diminuzione del fastidio.

L’applicazione deve avvenire la sera prima di coricarsi (la palpebra chiusa incrementa infatti la pressione) e la mattina vanno rimosse ma durante la giornata chi le ha indossate avrà il privilegio di vederci bene senza usare occhiali o altri tipi di lenti. In caso di necessità si potranno indossare anche per poche ore anche di giorno.

Raggiunto un buon risultato sarà possibile anche utilizzarle una notte si e una no, il secondo giorno si continuerà a vedere bene anche se verso sera si potrebbero cominciare ad avvertire i primi fastidi.

Più lieve è il disturbo (per esempio al di sotto delle 2 diottrie) e prima si raggiungerà questo obiettivo, potrebbe essere sufficiente indossarle infatti solo la prima notte per potere il giorno dopo non utilizzare nessun ulteriore ausilio.

In casi più “gravi” potrebbe rendersi necessario utilizzare delle lenti a fine giornata mentre in tutti i casi oltre le 7 diottrie i risultati non saranno comunque soddisfacenti.

Particolarmente adatte a bambini e soggetti a cui si voglia impedire il peggioramento del difetto trovano minor impiego in soggetti anziani in cui la cornea ha raggiunto una certa rigidità e in cui le lenti incontrerebbero perciò una certa resistenza.

Il prezzo è ancora abbastanza elevato perché si tratta di lenti personalizzate che necessitano esami preventivi con strumenti come il topografo per la mappatura della cornea che non tutti gli ottici hanno a disposizione, test e controlli.

Le controindicazioni riguardano soggetti con patologie oculari, intolleranza o allergie a lenti diurne e accessori, alterazione del film lacrimale, infiammazioni o infezioni della superficie oculare.

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