Lo stupidario della farmacia è un piccolo libro composto da un totale di 85 pagine.
Si presenta con una bella copertina con un fumetto raffigurante un uomo appoggiato al bancone della farmacia dietro cui, la farmacista, con aria vagamente attonita si sente chiedere:”Vorrei un paio di zoccole del Dott. Scholl”.
Già, perché la piccola e divertente opera, è la testimonianza di come spesso farmaci e malattie abbiano nomi impronunciabili, difficili da ricordare o semplicemente nomi facilmente storpiabili.
Ciò, è tanto più vero se detti soprappensiero o nel momento infelice in cui, mentre si è in coda e si sta pensando ai fatti si apre un varco e, dietro il banco, il farmacista, con il più cordiale dei sorrisi si rivolge a noi dicendo: “Mi dica”.
Ecco, in quel momento esatto in cui la lingua è malamente collegata al pensiero e le parole si sovrappongono, in quel preciso istante, la banale ricerca di uno spazzolino con setole morbide si trasforma in “Cerco uno spazzolino per denti morbidi”.
Nasce così “Lo stupidario della farmacia“. E’ la testimonianza di una farmacista, Stefania Venturi che, nel corso degli anni ha raccolto le stramberie scritte e non solo capitatele durante l’orario di lavoro.
Parole storpiate, scambiate, prodotti confusi con altri riempiono le pagine di questo manuale per rendere più piacevole un attimo di relax a chi legge, e far (forse) venire il mal di testa ai farmacisti che si trovano a dover decifrare ogni giorno gli enigmi posti dagli ignari avventori.
Una divertente certificazione di quanto spesso ci rechiamo in farmacia con le idee vagamente confuse,. Lo facciamo con l’idea di comprare un prodotto di cui sappiamo il nome in maniera approssimativa, di cui abbiamo solo sentito parlare, di cui abbiamo sentito il nome per caso alla tv o alla radio. Proprio quel prodotto di cui abbiamo visto la pubblicità sul giornale e ci sembrava tanto facile da ricordare ma ecco che, in quel momento, il nome scivola via e ci lascia con aria ebete e la bocca mezza aperta di fronte al farmacista divertito che deve cercare di indovinare il prodotto basandosi sulla pubblicità.
Vignette illustrate da Franco Ghezzo, battute flash, brevi dialoghi e bigliettini raccolti dalla farmacista ci apriranno un mondo fatto non sempre di disperazione, ma anche di doppisensi improbabili e cure “alternative”. Un esempio è il caso in cui i problemi digestivi diventano così insopportabili che quasi quasi vien voglia di farla finita perciò ci si riduce a chiedere un “Amaro micidiale Giuliani”.
Prima di lasciarvi alcune brevi battute, vi dico subito che molte dello stesso tipo si trovano anche on line.
Il libro costa 9.90€ e, mi sarebbe sembrato un furto se non avessi letto che parte dei diritti d’autore sarebbero stati devoluti all’UNICEF per il “Progetto Congo-Bambini di Strada”.
Se avete voglia di leggervelo in spiaggia o in riva a un laghetto di montagna, compratelo e passerete una mezz’ora di divertente relax.
Vorrei un’aspirina incandescente… fosforescente… fervescente.
Vorrei una vaschetta per la prostata dentaria.
Sto cercando una pomata per le arachidi anali…
Mi dia WC NET per la dentiera…
Mi dà della tintura d’odio?
Cerco uno shampoo per rinforzare la caduta dei capelli
Ce l’ha il latte MIAO?
Dottore, vorrei un detergente infimo.
-Cliente: Una scatola di Settebello
-Farmacista: Di che tipo?
-Cliente: Da uomo!
Devo prendere delle medicine per lo stereopelosi.
2 commenti
Lo shampoo per rinforzare la caduta dei capelli è geniale!!! ^_^
Sembra carino e se una parte del denaro viene devoluta, ancora meglio!
Ciao!
E' molto divertente, io ridevo da sola, mi avranno preso per pazza… se non fosse stato per il fatto che una parte del guadagno andava all'UNICEF lo lasciavo al suo posto :-)