A vederla può far impressione, chi ce l’ha capita che si vergogni perché l’ugola doppia, altrimenti detta ugola divisa, ugola biforcuta o, come sarebbe meglio definirla, ugola bifida, è un fenomeno piuttosto raro; osservando la gola, l‘ugola non appare intera ma ramificata in 2 parti.
L’ugola è il prolungamento mediano del palato molle che penzola pressoché verticalmente al termine della bocca, all’imbocco della gola e, nel caso di ugola bifida, si ha una schisi, una divisione della stessa.
Questa anomalia si sviluppa all’incirca tra la 7ma e 12esima settimana di gravidanza e, la causa, è da ricercarsi in una mancata fusione nel processo di formazione palato che interessa il palato duro, quello molle e, appunto, l‘ugola.
Circa il 2% della popolazione presenta questa stranezza (nelle popolazioni americane è circa 10%), e nonostante questo, ancora non si è riusciti ad accertare le cause scatenanti, per alcuni esperti si tratta di fattori genetici, per altri ambientali, l’unica certezza è che non comporta nessun tipo di problema o fastidio.
Negli ultimi anni, grazie ai sempre più approfonditi controlli medici a cui sono sottoposti i neonati e i bambini in fase di crescita, la si individua precocemente mentre, anni fa, non solo non ci si faceva caso, ma la si scopriva anche in tarda età, senza che avesse mai dato creato problemi.
Sebbene l’ugola abbia un ruolo di primo piano nel definire il suono della voce di un soggetto, caratterizzandola con un determinato timbro, l’ugola bifida, nella sua “anormalità”, si comporta in maniera del tutto “normale”, non influendo in nessun modo.
Non son tutte rose e fiori però perché, ci sono alcuni casi, principalmente in presenza di determinate patologie, che può rivelarsi un problema, ne è un esempio la palatoschisi sottomucosa, conosciuta anche con il nome di labbro leporino; in questo caso potrebbero sorgere dei problemi di deglutizione, di respirazione, alcune lettere e parole potrebbero risultare difficoltose da pronunciare, o direttamente impronunciabili.
In alcuni rarissimi casi può essere associata alla sindrome di Loeys-Dietz che causa problemi vascolari e aneurismi aortici, ma si tratta di casi molto rari.
In conclusione, si può quindi affermare che chi è “affetto” da ugola bifida, vive una vita assolutamente normale e nulla cambia rispetto a chi ne una non doppia.