Negli ultimi anni si è sempre più spesso sentito parlare di maternità surrogata; il desiderio di avere un bambino, essere genitori, crescere un figlio, regalare una vita può essere davvero molto forte e l’idea di rinunciare provocare un dolore fortissimo.
Chi non può o non riesce ad avere un figlio vive spesso un disagio interiore davvero enorme; vuoto, mancanza, senso di fallimento e impotenza si trasformano in spettri che condizionano la vita.
Chi, di solito, ricorre alla maternità surrogata?
Il dibattito si è recentemente imposto principalmente per l’adozione di bambini nati da una madre surrogata in caso di coppie omosessuali: Elton John e David Furnish, Nichi Vendola ed Eddy Testa per fare un paio di esempi. Non a caso una delle serie tv più amate degli ultimi anni ha sdoganato l’argomento, in “Modern Family”, Mitchell e Cam, ricorrendo a una madre surrogata, allargano la famiglia dando il benvenuto alla piccola Lily.
Ricorrono a questa pratica però anche coppie eterosessuali, ne sono un esempio Nicole Kidman e Keith Urban oppure Sarah Jessica Parker e Matthew Broderick; anche uomini e donne single hanno la possibilità di ricorrere alla maternità surrogata; uno dei casi più famosi? Cristiano Ronaldo.
Il ricorso a questa pratica avviene anche per donne che abbiano problemi “fisici” o condizioni mediche che non consentono loro una maternità, donne che si trovino in una fascia d’età avanzata ma desiderino comunque un bambino, donne che non desiderano affrontare cambiamenti del loro corpo e non vogliano essere discriminate sul lavoro mettendo a rischio i risultati raggiunti.
Come avviene la maternità surrogata
La madre surrogata tradizionale è il “nido” che accoglie e cresce un ovulo fecondato con lo sperma del padre o di un donatore e che, subito dopo la nascita o pochi giorni dopo, lascerà che il neonato entri a far parte della famiglia che lo ha tanto desiderato; questo presuppone che la madre surrogata rinunci a qualsiasi pretesa sul bambino che sarà a tutti gli effetti figlio dei genitori che lo accoglieranno. In questo caso, il neonato avrà il patrimonio genetico della surrogata e, a seconda che lo sperma sia del padre o di un donatore, potrà essere correlato al papà o a un estraneo.
La surrogata gestazionale prevede invece l’impianto nella madre surrogata di un embrione; in questo caso, geneticamente, a seconda dell’impianto, il neonato potrà essere correlato a entrambi i genitori, o solo al padre.
Maternità surrogata, dove è permessa?
Nonostante al momento il dibattito sia molto acceso, in Italia la maternità surrogata non è ancora legale; inutile perciò stringere patti e scritture private con chi potrebbe diventare una madre surrogata, semplicemente non è possibile.
Chi volesse ricorrere a una madre surrogata dovrà farlo presso quei paesi in cui è considerato legale, esempi in cui la maternità surrogata è permessa sono la Russia, il Canada o gli Stati Uniti (qui è legale in 8 Stati).
In Russia la regolamentazione risale al 2012 e vi possono ricorrere coppie sposate o di fatto che non possano avere figli naturali; tra i genitori-committenti e la madre surrogata deve essere siglato un patto e, nel caso in cui la surrogata fosse sposata sarà necessario anche il consenso del marito.
In Canada è possibile ricorrere alla maternità surrogata di tipo altruistico; è permessa per single, coppie eterosessuali e omosessuali, siano esse sposate oppure no.
In nascituro avrà sia la cittadinanza canadese, che quella del paese, e, l’iscrizione del bambino a nome dei genitori avviene tramite sentenza giuridica. Qui è possibile donare il proprio seme e i propri ovuli, oppure ricorrere a donatori.
Attraverso agenzie come la LifeBridge Agency è possibile ricorrere alla maternità surrogata in maniera sicura e, soprattutto, in località in cui tutto sia perfettamente legale; il programma “Maternità surrogata Canada-Russia”, per esempio, il più scelto dagli italiani, è più accessibile economicamente ed è perfetto anche per coppie omosessuali, uomini single e donne single.
Il programma si svolge per il 30% in Russia e per il 70% in Canada nella prestigiosa CReATe Fertility Centre e la nazionalità delle gestanti è quella Canadese con residenza in Canada; la generazione degli embrioni avviene in Russia nella Nova Clinic, una delle più importanti a livello mondiale mentre l’impianto, la gestazione e la sentenza del tribunale, avvengono in Canada.
La maternità è altruistica ma le spese vengono coperte dagli aspiranti genitori.
La LifeBridge Agency si rivolge solo a medici specializzati e di professionalità riconosciuta; non è un caso perciò che in Canada si siano affidati al dottor Ari Y. Baratz, presidente della Sezione di Biologia Riproduttiva dell’Associazione Medica dell’Ontario nonché professore del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Toronto.
Gli aspiranti genitori, potranno avere informazioni relative alla donatrice, sia di tipo sanitario (fattore RH, gruppo sanguigno, figli già avuti), che fisiche (colore degli occhi, altezza…) e potranno anche visionare immagini dei figli e della donante stessa.
Quando si parla di maternità surrogata è necessario quindi fare molta attenzione alle proprie scelte, ricordando che in Italia è vietata; è bene evitare il fai-da-te, cercando madri surrogate in autonomia, ma è meglio rivolgersi a chi lo fa in maniera scrupolosa, solo in paesi in cui è perfettamente legale.
Affidandosi a personale competente come la LifeBridge Agency e ai loro programmi, si eviterà si incorrere in azioni illegali e, con la scelta oculata di madri surrogate, si potranno offrire le migliori garanzie al futuro nascituro.
2 commenti
Ciao amministratore,
Grazie per l’ottimo post.
Potresti per favore scrivere qualcosa sul processo di maternità surrogata in Europa.
Ciao Federica, scusami del ritardo nella risposta; non posso prometterti nulla, però cerco di fare il possibile per dedicare un post anche alla maternità surrogata in Europa. Intanto ti auguro buona giornata.