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Mucchio di cadaveri, il Passo Rohtang

by Laura C.
Il Passo Rohtang o Rohtang La, è uno dei valichi autostradali più alti al mondo; divisorio geografico,   culturale e religioso tra il mondo indù e quello tibetano, si trova a 3979 metri d’altezza, ai piedi della catena montuosa dell’Himalaya.
Aperto  e percorribile da maggio a ottobre, rimane chiuso per il resto dell’anno per via delle abbondanti nevicate che ne ostruiscono il passaggio.
Conosciuto con il nome di “mucchio di cadaveri” perché, se a piedi può essere piuttosto semplice da superare, almeno dagli abitanti del posto abituati a camminare sulle loro vette, per le auto non è  la stessa cosa e i frequenti incidenti lo hanno trasformato in un vero e proprio cimitero.
Il valico, situato lungo l’autostrada NH 21, collega le città di Manali e Keylong e, proprio per l’essere aperto solo circa sei mesi l’anno, è particolarmente trafficato; in questo modo aumenta il coefficiente di difficoltà, sul tracciato spesso non sembrano regnare le normali regole del codice stradale ma ci si trova in un vero e proprio mucchio selvaggio in cui tutti pretendono di aver ragione. Precedenze e sorpassi mozzafiato in zone  senza visibilità alcuna  oppure in cui la strada consente il passaggio a un solo veicolo, sono all’ordine del giorno.
Il clima che da un momento all’altro può trasformare una tranquilla giornata serena in una tempesta di pioggia intensa, la comparsa improvvisa della nebbia che in pochi minuti cancella ogni riferimento, ogni visuale non solo della strada, ma anche della stessa montagna, sono pericoli temibili e, a volte, fatali; non esiste un solo punto in cui il percorso sia costeggiato e protetto da guardrail, i veicoli sono lasciati a sfiorare lo strapiombo, la mancanza di asfalto per molti tratti lascia che si formino enormi buche o cedimenti stradali spesso inevitabili.
Queste frane rischiano di portare a valle gli automezzi e lasciano il tracciato “sporco” e, tra le rocce non sempre è facile slalomare; un ulteriore fastidio sono i ruscelli che di tanto in tanto si formano mutando il sentiero, per lunghi tratti sembra infatti di percorrere un’antica mulattiera.
Tutte queste difficoltà che si intersecano a strettoie quasi intransitabili, a tornanti impervi, alla totale assenza di sistemi di illuminazione e a rocce sporgenti, causano numerose vittime che finiscono per schiantarsi nella vallata e dilatano il numero di ore necessarie per percorrere il passo e giungere ai villaggi che altrimenti sarebbero tagliati fuori dal mondo.
Per tutti questi motivi, dal 2010 l’India ha cominciato i lavori per la realizzazione del Rohtang Tunnel, un traforo di circa 8,8 km che si estende sotto il passo; inizialmente si pensava che lo si sarebbe potuto terminare entro il 2015 tuttavia, lo scorso anno, ci si è resi conto che ci verranno anni in più per abbreviare di circa 60 chilometri la distanza delle due città e, soprattutto, portare i tempi di percorrenza a solo 20 minuti.

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3 commenti

Anonimo 25 Settembre 2012 - 17:18

ma è terribile… non ne avevo mai sentito parlare. ma che soprannome macabro
monica c.

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Duran63 26 Settembre 2012 - 13:53

Ciao ho visto un documentario qui in Germania…lo percorrevano in moto. Allucinante quello strapiombo.

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Laura 27 Settembre 2012 - 14:51

@Monica, è davvero terrificante, io lo vedevo in un programma di Discovery (mi pare) ed era da panico.
@Duran63, concordo, allucinante… io sarei terrorizzata.

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