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Poesie d’amore (Paul Verlaine)

by Laura C.
“Allora stringo avido il tuo corpo,
la carne contro il mio corpo d’atleta
che si tende e a momenti si rilassa,
nel trionfo e nella disfatta beato,
in questa guerra del cuore e della testa”.

Verlaine è un poeta maledetto, un personaggio dalle molteplici sfaccettature, un poeta controverso e non facile d’amare ma profondo e intensamente coinvolgente; leggere le sue poesie significa immergersi in un mare di sensualità, aprirsi a ogni forma d’amore, abbandonare i pregiudizi e lasciare che la passione rapisca e trascini come un fiume in piena verso le rapide turbolente dell’estasi.

E’ lui un poeta, un uomo capace di parlare del sentimento motore dell’umanità, un sentimento che descrive in queste sue poesie talvolta con tenerezza, talaltra con lussuria, è un altalenarsi tra follia e delicatezza, inquietudine e dolcezza, purezza ed esaltazione sensuale.

Le sue esperienze di vita, l’alcolismo, la dissolutezza, l’amore eterosessuale e omosessuale, l’esperienza della prigione, la conversione, il suo desiderare con ardore e amare in maniera diversa donne di differente “moralità” si riflettono nelle sue liriche; i versi emozionano, solleticano i sensi, con le parole e le liriche cerca di trascinare il lettore nel suo mondo sfatto, il mondo di una scheggia impazzita nel mondo dei sentimenti ma ricco di sensualità.

Il Verlaine amante è passione, erotismo, sensualità travolgente, spudoratezza e calore; nel volume edito vengono divise con testo francese a sinistra e traduzione a destra in:

– Poèmes Saturniens (Poesie saturnine)

La prima raccolta all’insegna di Saturno, versi e parole che mostrato l’influsso di Baudelaire sono malinconiche; ecco così un umore cupo che si aggrappa al desiderio della carne, agli “odorosi corpi giovani e cari, i tocchi spontanei, timorosi!”
Una sofferenza atroce che non dà tregua:
Ahimè, l’orrido incubo che sempre mi perseguita
non mi dà tregua, infuria follemente, geloso,
si va moltiplicando come un branco di lupi,
si attacca al mio destino sporcandolo di sangue!

Io soffro, è spaventosa la mia sofferenza,
tale che, al suo confronto, è un’egloga il lamento
del primo uomo, espulso dal giardino dell’Eden!

Fêtes galantes (Feste galanti)

Ispirate a Watteau sono ancora parole malinconiche, cupe, tragiche; avvolgono con la passione che sprigionano e tuttavia appaiono ingentilite e maggiormente raffinate, caratterizzate da giochi di parole e citazioni.
Alle tue ginocchia io mi uccido
Poiché il mio sconforto è infinito
e la terribile tigre d’Ircania
è un’agnella in confronto a te.

Si, qui, mia crudele Climene,
questa spada che in tante battaglie
ha ucciso Ciri e Scipioni
porrà fine alla mia vita, ai miei tormenti.”

La bonne chanson (La buona canzone)

L’opera della “normalità”, della vita comune, dell’esaltazione dell’amore matrimoniale, della pace che esso comporta, almeno in apparenza; poesie d’amore per la donna amata, candida, pura e spirituale, una donna dall’aspetto angelico in cui sono riposte le speranze, una donna il cui amore offre quella calma, quella quiete di cui l’autore sembrava aver bisogno.
Il matrimonio appare la via di fuga e il rifugio dopo la vita “agitata”, forse in lui e nella donna scelta pensava di poter trovare un equilibrio per se stesso; la dolcezza di alcuni versi è palpabile ed esprime un’immensa tenerezza:
Uniti dal più forte, dal più caro legame,
e inoltre ricoperti di una dura corazza,
sorrideremo a tutti senza paura alcuna.

Noi ci preoccuperemo di quello che il destino
per noi ha stabilito, cammineremo insieme
la mano nella mano, con l’anima infantile
di quelli che si amano in modo puro, vero?

Romances sans paroles (Romanze senza parole)

Queste liriche non sono più interamente dedicate alla moglie Mathilde nonostante il suo influsso e la sua presenza siano ancora perfettamente visibili; una lieve malinconia, una delusione attraversa talvolta i versi rivolti all’amata, un risentimento, uno struggimento triste e inconsolabile, un’angoscia che attanaglia il cuore del lettore.
Composte nel vagabondare con Rimbaud mostrano la sua influenza, la “contaminazione” che la poesia subì; la sensazione di disagio si legge chiaramente all’interno delle poesie che associano passione e morte, rosso e nero, speranza e disperazione, il timore di un futuro in cui tutto potrà accadere, sarà fatale e inesorabile ma soprattutto vissuto con inquietudine.
Ti rendi conto che avevo ragione
quando affermavo, nei momenti neri,
che il tuo occhio, delle vecchie speranze
focolare, covava il tradimento.

Giuravi allora ch’era una menzogna,
e il tuo sguardo, lui stesso mentitore,
bruciava come un morente fuoco
che si prolunga, e mi dicevi:”Ti amo!

Jadis et naguère – Una volta e poco fa

“Versi per essere calunniato” è con molta probabilità una dedica a Rimbaud con cui aveva intrattenuto una relazione amorosa; una dedica appassionata e delicata allo stesso tempo. L’amore di un uomo che osservando l’amante addormentato non può che struggersi per lui.
Che si viva: oh quale tenera meraviglia,
tanto il nostro organismo è come un fiore che si piega!
O pensiero, pensiero che porti alla follia!
Ma dormi tu! Io veglio, ho paura per te!”

Amour – Amore

Nella raccolta Amour Verlaine piange e ricorda Lucien Létinois, giovane morto di tifo con cui ebbe una relazione molto appassionata; non solo amante ma anche figlio adottivo viene dipinto con estrema precisione dalle parole di chi lo ha amato.
La voce, la risata tornano nella memoria, da morto e da vivo come “un suono di gloria in un qualche martirio”.
Pattinava meravigliosamente,
lanciandosi così impetuosamente,
ritornando così leggiadramente.
Snella come una bella, alta ragazza,
brillante, vivo e forte come un ago,
Flessuoso, con il guizzo di un’anguilla.
Affascinanti giochi d’ottica,
un tormento delizioso degli occhi,
un lampo che apparisse grazioso.”

Parallèlement – Parallelamente

Sono parole pregne di erotismo, corpi femminili, desiderio, bramosia; è un Verlaine carnale e sfacciato che desidera ardentemente e avidamente le ragazze, le brama voglioso e desideroso di possederle ed esserne posseduto, desidera ed esprime il proprio volere con loro, con la Principessa Roukhine, Seguidilla, Auburn.
…e poi la “Ballata Saffo”:
Allora stringo avido il tuo corpo,
la carne contro il mio corpo d’atleta
che si tende e a momenti si rilassa,
nel trionfo e nella disfatta beato,
in questa guerra del cuore e della testa”.

Dédicaces – Dediche

Dedicata a Arthur Rimbaud, giovane poeta con cui il già adulto e sposato Verlain intrattenne una relazione amorosa, dapprima segretamente poi pubblicamente; la liaison si protrasse per alcuni anni tra vagabondaggi e vita sregolata poi terminò in maniera piuttosto turbolenta e astiosa (Verlaine sparò a Rimbaud) ma ciò non toglie che l’amore provato per il giovane amico fosse profondo e totale.
Le spirali d’incenso e gli accordi di liuto
segnalano il tuo ingresso nel tempio della memoria
e il tuo nome radioso canterà nella gloria,
perché mi hai amato come bisognava.

Femmes – Donne

2 le poesie qui riportate, 2 odi, l’uno a una donna apparentemente fredda ma in realtà “fresca” come Verlaine la definisce, colei che non fu per lui la più innamorata delle amanti ma di cui custodisce un certo rimpianto; la seconda (Gusti regali) è un’esaltazione del profumo dell’amore…
Poi, quando sul cuscino il mio olfatto stanco,
come gli altri sensi, del continuo piacere,
sonnecchia ed i miei occhi muoiono verso un volto
che quasi anche si spegne, ricordo e presagio
dell’intrico di gambe e di braccia, di piedi
fulvi che tra le madide lenzuola incontrandosi
si baciano, da quel languore più sensuale
si diffonde un odore d’umanità non privo
di vergogna ma buono…verrebbe da mangiarne!”

Chansons pour elle – Canzoni per lei

Di cosa parlerà mai il nostro poeta? A chi dedicherà i suoi versi? Come sempre… al gentil sesso.
C’è un alternarsi tra versi romantici e delicati a versi duri e sfrontati, esaltazione e follia, contemplazione e adorazione, un animo irrequieto alla continua ricerca di quella pace che non arriverà mai.
Amami,
perché, senza te,
niente posso
niente sono

L’edizione della Demetra, appartenente alla collana “AcQuarelli” presenta il testo in lingua italiana e francese, perfetta per addentrarsi nelle opere di Verlaine gustandole in lingua originale e cogliendo ogni sfumatura ed emozione oppure, conoscerle attraverso la splendida traduzione di Alessandro Quattrone.

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