Il Lapacho è conosciuto anche come Tabebuia o Pau d’Arco, in Italia non molto utilizzato e poco conosciuto, è invece un ottimo rimedio contro le micosi, batteri e virus; al Lapacho appartengono più di 30 specie di piante che crescono in Sud America, Haiti e Cuba, dove vengono tradizionalmente utilizzate per curare molti disturbi.
La parte che viene utilizzata maggiormente è la corteccia, in particolare la parte interna che contiene quercetina e naftochinoni con proprietà battericide, antivirali, antitumorali, fungicide; la corteccia contiene, oltre alla vitamina K, anche saponine steroidee, coenzima Q10, e viene utilizzato sotto forma di tintura o decotto (aggiungere 1.5 grammi di corteccia in 250 ml d’acqua in ebollizione, far quindi bollire 10 minuti, spegnere il fuoco e lasciar riposare altri 10 minuti. E’ ottimo da applicare anche sulla pelle).
Proprietà e utilizzo del Lapacho
Come già detto, il Lapacho è molto utile in caso di funghi, batteri (anche contro l’Helicobacter pylori), lieviti, ha quindi proprietà antimicotiche, antibatteriche, antiparassitarie, anticoagulanti, antiossidanti, astringenti, immunostimolanti, lassative, antireumatiche e antinfiammatorie; immergendo per 2 settimane circa le unghie colpite da funghi nel tè al lapacho, si allevia l’infezione.
Per questo motivo si rivela particolarmente utile nella cura della Candida: è stato dimostrato che ha effetti contro Candida albicans, Candida tropicalis e Cryptococcus neoformans.
Ma non solo, considerate le sue proprietà, risulta efficace in caso di herpes, parassiti (Leishmania e Trypanosoma soprattutto), virus dell’influenza e della stomatite aftosa, raffreddore, sifilide, lupus, ulcere, diabete; all’inizio del secolo scorso uno studio ha dimostrato la sua efficacia nel contrastare la malaria e, non ha caso, un articolo risalente al 1948 evidenziava come il lapacho fosse una delle sostanza antimalariche più promettenti.
Tradizionalmente viene usato in caso di febbre, per l’influenza, problemi respiratori o gastro-intestinali, in caso di artrite, prostatite, dissenteria, lupus, diabete, osteomielite, morbo di Parkinson, psoriasi, dermatite, infezioni della pelle e per disintossicare l’organismo (anche da metalli pesanti); si rivela utile come antidolorifico al punto che, alcuni studi hanno dimostrato che provoca una riduzione del dolore dal 30 al 50% in maniera piuttosto rapida e garantisce un’azione protettiva sulle cartilagini.
Il Lapacho ha però anche effetto lassativo, a patto che venga utilizzato con regolarità; la presenza di antrachinoni stimola la peristalsi intestinale producendo un leggero effetto lassativo. E’ necessario però fare attenzione a non esagerare per non passare da una benefica regolarità intestinale a un eccessivo effetto lassativo.
Alcuni studi si stanno concentrando su una possibile proprietà anticancerosa del Lapacho; studi eseguiti su animali fanno ben sperare che possa essere utilizzato contro la leucemia che sembra mostrare una certa sensibilità verso i componenti di questa pianta. Tra le ipotesi avanzate c’è quella secondo cui il Lapacho stimoli la produzione di globuli rossi nel midollo osseo.
Uno studio sudamericano ha dimostrato inoltre che la somministrazione di Lapacho a pazienti con adenocarcinoma dal fegato, prostata, mammella, utero, ha permesso una riduzione del dolore e altri sintomi legati alla malattia.
Secondo ulteriori studi, il Lapacho è utile in caso di mucosite, complicanza che colpisce soggetti sottoposti a chemioterapia, radioterapia o trapianti, che provoca un’infiammazione della mucosa orale e conseguenti sanguinamenti, ulcere e infiammazioni. Soggetti trattati con questo rimedio hanno potuto proseguire le cure oncologiche senza interruzioni; alcuni soggetti hanno abbandonato l’esperimento a causa della sopravvenuta nausea che però i ricercatori hanno imputato al tentativo del corpo di liberarsi dalle tossine.
Controindicazioni nell’uso del Lapacho
Il Lapacho se utilizzato in dosi elevate può provocare diarrea mentre, la nausea, è considerato un normale effetto conseguente alla eliminazione di tossine; non dovrebbe essere somministrato ai bambini e non deve essere usato quando si allatta, in gravidanza, se si stanno assumendo anticoagulanti o vitamina K.
6 commenti
non conoscevo questo albero dalle tante proprietà curative e benefiche per il nostro organismo
Non avevo mai sentito parlare delle proprietà del lapacho, ho scoperto molto grazie al tuo articolo. Devo dire che è una pianta davvero preziosa!
Prima di leggere questo post non sapevo neanche cosa fosse. Grazie per le info
Non ne avevo mai sentito parlare ma sembra un rimedio efficace e soprattutto naturale per molte patologie, quindi lo terrò sicuramente presente
non ne sapevo nulla, è la prima volta che sento parlare del lapacho. quando ho letto le proprietà ho pensato immediatamente alla candida infatti, è fastidiosa e tenace e se c’è un rimedio naturale che la combatte è senz’altro meglio
Non lo conoscevo proprio, ma quante interessanti proprietà ha il Lapacho! Io che sono appassionata di piante e fiori non posso far a meno di notare che è anche un bellissimo albero ornamentale, fantastico quando fiorito!