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Quali spese calcolare per richiedere un mutuo?

by Laura C.

Richiedere un mutuo per l’acquisto della propria casa è diventata una prassi molto comune negli ultimi anni. Tuttavia, non sempre quando si inizia a pensare al mutuo, si conoscono tutte le spese che permettono di comprendere e valutare l’effettivo costo finale. Le diverse società di controllo dei dati finanziari, nonché le statistiche offerte dalle banche e dagli istituti di credito, hanno evidenziato che nel 2016 si è avuto un incremento superiore al 20% per quanto riguarda la richiesta di mutui per l’acquisto della prima casa. Per questo motivo, per comprendere al meglio quali siano le spese e i costi relativi ad un mutuo, in modo da poter scegliere sempre la soluzione più conveniente, è fondamentale avere ben chiare quali siano le spese che vanno calcolate quando si fa una richiesta di prestito per l’acquisto della propria casa. 

Bisogna sempre parlare di spese e non solo di rate, perché oltre alle ben note rate mensili vanno calcolati anche altri costi, tutti obbligatori. Quindi, nel calcolo del costo finale del mutuo vanno inserite le voci relative alle spese di istruttoria, alle certificazioni, alle imposte, spese relative a perizie e notai, ai costi di gestione del mutuo e a quelli di assicurazione. Infine, quando si voglia estinguere il mutuo prima del previsto, va calcolato anche il costo di estinzione.

Ma cosa si intende per le singole voci? 
Quando si parla di spese di istruttoria si intendono i costi sostenuti dalla banca per effettuare la valutazione della domanda di mutuo. Viene solitamente calcolata in percentuale e, a seconda delle banche, varia tra l’1 e il 2%. Nel caso di richiesta mutui online le spese di istruttoria sono quasi sempre annullate. 

Le certificazioni rappresentano tutti quei documenti richiesti dalla banca atti a certificare lo stato del richiedente, dalla residenza all’iscrizione alla Camera di Commercio (nel caso di lavoratori autonomi), dallo stato di famiglia alla busta paga. La documentazione può variare a seconda della banca così come i costi relativi al rilascio di tali certificati può variare a seconda del certificato stesso.

Quando si parla di imposte solitamente si parla dell’imposta sostitutiva del mutuo, ossia di una tassa che ha un costo calcolato in percentuale sul mutuo richiesto e che, per la prima casa, attualmente è pari allo 0.25% del mutuo stesso. 
Durante la fase istruttoria, ossia quando si effettuano le valutazioni inerenti la casa da acquistare, la banca si avvale di un tecnico che conferma o meno il valore dell’appartamento confermando la correttezza della cifra richiesta per il mutuo. Questa spesa può variare a seconda dei casi, ma si aggira intorno al paio di centinaia di euro. Inoltre, a completamento dell’istruttoria, è necessario l’intervento di un notaio che possa controllare lo stato burocratico dell’immobile, ossia l’assenza di ipoteche o di vincoli di qualsiasi tipo. Si tratta di una spesa che può variare a seconda dei casi ma che in media si aggira sul paio di migliaia di euro. 

Infine, è importante non trascurare la voce relativa all’assicurazione.

Si tratta di una polizza che viene richiesta obbligatoriamente da alcune banche: l’appartamento, infatti, non è solo il sogno di quanti sperano di avere una casa tutta propria, ma rappresenta anche una garanzia per la banca contro l’eventuale insolvenza del debito. Per questo motivo la maggior parte delle banche pretende un’assicurazione che copra, in particolar modo, incendi o scoppi. Si tratta di una spesa che dipende dalla compagnia assicurativa alla quale ci si rivolge. 
Quando si otterrà il mutuo bisogna anche considerare una polizza vita come si può leggere in questa pagina di Assicurazionivita.net.

Un costo particolare è poi quello legato all’estinzione anticipata del mutuo. Come si può immaginare, questo costo è molto controbattuto, tanto che la legge italiana ha provveduto alla sua eliminazione. Tuttavia, per quanti hanno contratto il mutuo prima del 2 febbraio 2007 tale spesa non può essere annullata. Chi ha la fortuna di poter estinguere prima il mutuo, quindi, deve tenere in considerazione la spesa legata a questa scelta, che è calcolata in percentuale sulla somma restituita in anticipo. Per tutti i mutui stipulati dopo il 2 febbraio 2007, invece, tale spesa non è più prevista, per cui la banca non può richiedere una penale in caso di estinzione anticipata del mutuo, sia esso relativo all’acquisto di una casa o di altro.

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