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Sorge a Ferrara, nel centro storico, la Basilica di Santa Maria in Vado, una Chiesa ricostruita alla fine del 1400 sulle fondamenta di una preesistente; al suo interno, sono conservate opere di Camillo Filippi (L’Annunciazione con San Paolo), Carlo Bononi (Celebrazione nel nome di Dio) e Domenico Mona (Natività della Vergine e di Gesù Cristo), sono presenti tre navate e i bracci del transetto ospitano due cappelle per lato dove sono visibili un organo cinquecentesco e il Santuario del Preziosissimo Sangue.
Proprio di questa cappellina sono interessata a parlare, per via delle tracce di un evento miracoloso avvenuto molti secoli fa, quando non esisteva ancora la Basilica come la conosciamo noi oggi ma, una semplice piccola Chiesa di campagna che, solo in seguito, venne incorporata e mantenuta nella nuova costruzione.
Era il 28 marzo 1171 ed era il giorno di Pasqua, il priore, Padre Pietro da Verona officiava la Santa Messa coadiuvato da altri sacerdoti, di fronte a numerosi fedeli; arrivato al momento del Santus, seguendo il cerimoniale, spezzò l’Ostia e all’improvviso accadde l’impensabile.
Dal Sacro Corpo di Gesù sprizzò del sangue e lo fece con tale forza che il fiotto andò a macchiare le zone circostanti, imprimendosi sulla piccola cappella dove, ancora oggi, osservando la volta, sono ben visibili; realtà e fantasia si mescolano a questo punto e, alcuni aggiunsero che questo evento fu accompagnato dall’apparizione di Gesù Bambino mentre le giustificazioni si persero tirando in causa in alcuni casi i movimenti eretici che negavano l’esistenza di Dio nell’Eucarestia, in altri prendendo di mira direttamente il Priore che in fondo mostrava un certo scetticismo sulla possibilità che l’Ostia fosse il Corpo di Cristo.
Non è dato sapere se l’apparizione avvenne realmente tuttavia, del miracolo eucaristico permangono le prove e, chi volesse documentarsi o, per semplice curiosità dare un’occhiata, basterà che si rechi a Ferrara, nella Basilica e, come San Tommaso, tocchi con mano.
2 commenti
sangue o non sangue mi sembra un bel posto…
monica c.
Sicuramente… poi ha una bella storia :-)