Nata in origine con il nome di Coppa dei Campioni, quella che oggi è chiamata Champions League, nasce nella seconda metà del secolo scorso, nel 1954.
L’idea di dar vita a una nuova competizione nasce dall’iniziativa di alcuni presidenti di società calcistiche europee (tra cui Santiago Bernabeu) e il giornale francese “L’Equipe”.
Fino a quel momento, squadre appartenenti a nazioni differenti avevano la possibilità di “scontrarsi” solo in competizioni quali:
- la Coppa Latina
- la Coppa dell’Europa Centrale (o Coppa Mitropa, in seguito riservata alle squadre di serie B)
Il grande limite di queste competizioni era però il fatto che le squadre partecipanti erano davvero poche.
La nascita della competizione “Champions League”
L’UEFA, per rispondere a chi si chiedesse quale fosse la migliore squadra d’Europa, decise di attivarsi per creare un torneo che potesse decretarla.
Nonostante il timore che potesse essere messa in ombra il Campionato Europeo per Nazionali, nel 1955 diede il via alla prima edizione di questa nuova competizione.
16 squadre di diverse nazioni (esclusa l’Inghilterra che non mostrò interesse), scesero in campo.
Per ogni nazione, il team prescelto doveva almeno una volta essersi laureato campione nel proprio campionato. Soddisfatta questa condizione, ogni nazione poteva quindi scegliere a proprio piacimento quale squadra far partecipare.
Il primo anno il luogo della disputa fu un campo Parigino mentre, gli anni successivi la UEFA decise in anticipo i capi su cui si sarebbe dovuto giocare.
La formula utilizzata negli “scontri” era quella dell’andata e ritorno con eliminazione diretta.
Nonostante la prima edizione si fosse svolta nel 1955, la coppa fu commissionata ben 10 anni dopo. Accadde nel 1966 e, le modifiche cui fu sottoposta, richiesero ben 340 ore di lavoro.
Gli anni ’90
Fu però solo nel 1994 e nel 2005 che vennero fatti i ritocchi più evidenti.
Quell’anno infatti arrivò ad avere i manici (definiti “grandi orecchie”) molto più armoniosi rispetto alla linea generale.
Negli anni la formula ha subito solo dei piccoli cambiamenti, principalmente si portò il numero di squadre partecipanti fino a 32.
Il torneo prevedeva che si affrontassero i sedicesimi, gli ottavi, i quarti, le semifinali con gare di andata e ritorno e finale secca.
Dal 1991/92 quarti e semifinali si sostituirono con 2 gironi all’italiana, 4 squadre si affrontavano come finaliste.
Nel 1992/93 nasce l’”Uefa Champions League” con logo e inno ufficiale mentre nel 1993/94 si reintroduce la finale.
L’introduzione dei preliminari e l’apertura a squadre diverse dalle vincitrici del campionato avviene nel 1997/98.
Gli anni 2000 e la Champions League
Dal 2000/01, i plurivincitori (chi ha vinto almeno 5 trofei o 3 consecutivamente) hanno diritto a una patch distintiva da apporre sulla manica sinistra della casacca con cui scendono in campo.
La patch rappresenta una Champions League stilizzata al cui interno è indicato il numero di trofei vinti.
Allo stato attuale, possono sfoggiarla solo 6 squadre:
- Real Madrid (14 vittorie)
- Milan (7)
- Bayern Monaco (6)
- Liverpool (6)
- Barcellona (5)
- Ajax (4, di cui 3 consecutive).
Dal 2004/05, sulla manica destra compare il logo del detentore: una Champions League stilizzata.
All’interno del logo si trovava la data della conquista che ogni squadra indossa fino al termine della stagione.
Dal 2009 a oggi
Dal 2009 entra in vigore la fase che è valida ancora oggi.
10 squadre superano il turno preliminare aggiungendosi alle 22 già qualificate dai vari campionati (un posto spetta anche alla detentrice del trofeo), andando così a comporre la rosa delle 32 partecipanti.
Queste vengono divise in 8 gruppi eliminatori di 4 squadre.
Ogni squadra gioca con le altre due volte, una in casa e una in trasferta, a seconda del sorteggio iniziale.
Le prime due di ogni girone si qualificano agli ottavi di finale, passando poi ai quarti e alle semifinali da disputare con gare di andata e ritorno, e giungere alla finale.
Dall’edizione 2010 si stabilì di disputarla di sabato, per favorire gli spostamenti del pubblico.
Dalla stagione 2015/16 un posto nelle 22 qualificate di diritto spetta anche alla vincitrice dell’Europa League.
Le modifiche alle regole della Champions League nel 2021/2022
Nella stagione 2021/22 arriva una variazione clamorosa alle regole.
Nelle partite a eliminazione diretta di andata e ritorno, viene abolita la regola dei gol fuori casa.
In pratica, il gol in trasferta in caso di parità non vale più doppio, quindi in caso di perfetta parità tra andata e ritorno, si disputeranno due tempi supplementari ed eventualmente i calci di rigore per decretare chi passa al turno successivo.
La sede della finale è sempre vacante e stabilita in anticipo dall’UEFA.
L’ultima edizione (67esima) è stata disputata il 28 maggio 2022 a Parigi in Francia, presso lo “Stade de France”.
La prossima, che si disputerà il 10 giugno 2023, sarà la volta dello “stadio olimpico Atatürk” di Istambul, in Turchia.
Allo stato attuale, il Real Madrid è il club che detiene il record di maggiori vittorie (14) e vinse le prime 5 edizioni.
Le squadre inglesi esordirono invece nella terza stagione ma per 5 anni consecutivi, dopo le vicende legate alla violenza degli Hooligans nella finale tra Juventus e Liverpool del 1985, persero il diritto di gareggiare per 5 anni consecutivi.
La parte del leone, a livello di albo d’oro, è ovviamente della Spagna con 19 trofei.
Seguono l’Inghilterra con 14 e l’Italia con 12.
Il Real Madrid è anche il detentore del trofeo, con l’ultima vittoria dello scorso 28 maggio 2022.
La finale si è disputata a Parigi ed è terminata con il risultato di 1-0 con cui ha superato il Liverpool.