Angera è una deliziosa cittadina che si affaccia sul Lago Maggiore e la sua rocca, il lungolago e la grande spiaggia pubblica attirano ogni anno numerosi visitatori e turisti.
Per poterla visitare con tutta calma e godere delle bellezze che offre, l’ideale sarebbe avere a disposizione qualche giorno. Se però proprio siete di fretta e tutto quello che avete è una sola giornata, vi suggeriamo cosa visitare.
Cosa vedere ad Angera in una giornata: La Rocca di Angera
Angera è conosciuta principalmente per la Rocca che si erge su uno sperone di roccia che domina il Lago Maggiore.
Per potervi accedere è necessario raggiungere la biglietteria quindi, una volta entrati, ammirare lo splendido panorama che si staglia al di sotto.

Rocca di Angera sul Lago Maggiore
Lo sguardo si perde sulle acque, sull’Isolino Partegora, e si estende sino ad Arona.
Costruita a scopo difensivo e di controllo dei traffici, grazie alla sua posizione privilegiata riusciva a dominare su una buona parte del Lago e controllare il territorio.
Non è un caso che giunti sulla sommità, una volta effettuato il giro del castello, lo sguardo si apra maggiormente sul panorama.
Se soffrite di vertigini, acrofobia o claustrofobia, valutate se sia il caso di salire. La stanza che precede l’ultimo tratto e i pochi gradini che conducono alla parte più alta, racchiusi tra strette mura e un “soffitto” basso, possono mettere a disagio.
Molte sono le stanze da visitare, bellissime e riccamente decorate, le Sale Storiche sono una gioia per gli occhi.
Gli affreschi e le tele, tra cui alcune realizzate dal “Maestro d’Angera”, le belle maioliche conservate nella Sala della Mitologia, fanno da cornice a poche suppellettili e finestre che si aprono su uno splendido scenario.
All’interno della Rocca di Angera, si trova poi il Museo della Bambola e del Giocattolo. Qui è possibile ammirare bambole provenienti da varie parti del mondo e appartenenti a differenti epoche.
Gli amanti del collezionismo rimarranno incantati di fronte alle bambole di porcellana, cera, in legno, bambole francesi o con testa in biscuit a bocca aperta.

Museo del Giocattolo alla Rocca di Angera
Nucleo centrale del museo è la collezione della Principessa Bona Borromeo Arese.
Si tratta di una delle più importanti in Europa, costituita da esemplari che vanno dal XVIII secolo fino ad oggi.
In questa raccolta, la bambola che viene considerata più toccante è la 124/B, donata dalla baronessa Donata Ricciardi di Firenze che è accompagnata da una busta contenente una dedica affettuosa.
Prima di abbandonare la Rocca, è d’obbligo un tuffo nel giardino medievale. Meraviglioso non solo per ammirare i panorami, ma anche le piante medicamentose e ornamentali.
A passeggio per Angera
Passare una giornata ad Angera offre molti spunti, c’è molto da vedere e molto da fare.
Aggirandovi per le strade del paese potreste imbattervi nella piccola Chiesa di Sant’Alessandro, Sisinno e Martirio, risalente al V-XVII secolo. Per poterla visitare è necessario fare richiesta, arrivando, con molta probabilità la troverete chiusa.
A pochi passi si trova invece la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta. Risalente al XIV-XX secolo, sorse sulla necropoli paleocristiana e al suo interno sono custoditi bellissima affreschi e arredi.

Chiesa Parrocchiale di Angera
Edificata con pietra d’Angera, riconoscibile dal colore giallo, rosa o bianco, sopra l’ingresso presenta una lunetta con affrescata l’assunzione della Vergine Maria.
Internamente ha 3 navate e, in quella a destra, nella cappella della Madonna Addolorata, si trova una statua in legno della Madonna dei Sette Dolori.
Passeggiando per il centro, tra negozi e gelaterie, ci si imbatte nel Museo Civico Archeologico, il luogo ideale per scoprire la storia di questa bella cittadina. Partendo dalla preistoria, le testimonianze rimaste trascinano il visitatore nell’evoluzione di Angera fino a condurlo all’epoca romana.
All’interno della Tana del Lupo, una grotta che si trova al di sotto della Rocca di Angera ma che purtroppo non si può visitare, sono state trovate le prima attestazioni di vita risalenti al Paleolitico. Proprio da qui, parte la storia che il museo narra.

Santuario della Madonna dei Miracoli (o della Riva) ad Angera
Chi ama il turismo religioso deve assolutamente fermarsi presso il Santuario della Madonna dei Miracoli (o della Riva), nei pressi del lungolago.
Piccola e raccolta, è un vero e proprio gioiello dove, sull’altare, è esposto l’affresco della Madonna con il bambino. Proprio questo affresco, da cui un giorno si vide sgorgare del sangue, è la motivazione per cui la Chiesa è stata edificata.
Angera e il suo Lago
Angera è famosa per la Rocca ma lo è anche per essere lambita dal Lago Maggiore e, proprio davanti a questa cittadina si può ammirare un isolotto dal nome particolare: Isolino Partegora.

Isolino Partegora visto da Angera
All’interno del golfo di Angera si trova quest’area naturalistica circondata da canne, e ricoperta da una fitta vegetazione. Qui sono ospitate le lapidi di Sant’Arialdo (qui martirizzato per il volere del vescovo Guido da Velate e la sua concubina, Oliva de Vavassori) e i figli di Attilio Brovelli che ha donato l’isola al Comune di Angera.
Gli amanti del birdwatching possono ammirare varie specie come i cormorani, i germani reali, i cigni e le anatre.
La storia ci racconta però che su quest’isola, Alessandro Volta, muovendo i canneti e il fondo notò delle bolle d’aria e, riuscito a intrappolarle, nei giorni successivi ne provocò la combustione.
Senza saperlo aveva identificato quello che poi sarebbe stato chiamato “metano”.
L’isola la si ammira molto bene dalla Passeggiata Antonio Greppi. E’ una bella “pista” che, da un lato si affaccia sulle acque del Lago Maggiore mentre, dall’altro lato ha un bel prato su cui è possibile fermarsi a riposare, giocare, rilassarsi.
Procedendo lungo la passeggiata si arriva al Pontile Porto Asburgico dove alcune barche stanno pigramente in attesa di riprendere il largo e, a pochi passi, si dispiega la lunga spiaggia comunale.

Spiaggia di Angera
Non si tratta di una spiaggia in sabbia o sassolini, ma in erba.
Non è possibile fare il bagno, tuffarsi e accendere fuochi (escluso perciò il barbecue). Però ci si rilassa piacevolmente ammirando Arona, leggendo un libro o ammirando i bei cigni che nuotano nell’acqua.
Se il caldo dovesse proprio farsi insopportabile, si potrà cercare un po’ di riparo sotto le piante che costeggiano la spiaggia e il lungolago.
Ad Angera sono molte le cose da vedere, a partire dalla Rocca, sino al lungolago che fa apprezzare particolarmente il paesaggio.
Un weekend è perfetto per visitarla con tutta calma tuttavia, con un’ottima organizzazione, anche in un solo giorno si può godere delle bellezze artistiche, storiche e naturali che il paese offre.