Barcellona è una delle capitali europee che meritano di essere visitate almeno una volta nella vita anche se, dopo averla vista, vorrete tornaci di nuovo.
Storia, arte, bellezze naturali sono la sua punta di diamante, ma ci sono infiniti motivi per volerla scoprire: cibo, vino, locali di tendenza, shopping e numerose occasioni di divertimento la rendono il luogo ideale in cui trascorrere le vacanze per famiglie, amici, fidanzati, o anche da soli.
Quali sono però i luoghi imperdibili per chi visita Barcellona?
La Rambla è una delle vie più conosciute e visitate di Barcellona; si estende per un chilometro e 400 metri mettendo in comunicazione Port Vell e Placa de Catalunya.
Per via dei diversi nomi che assumono i viali che la compongono (Rambla des Canaletes, Rambla dels Estudis, Rambla de les Flors o de Sant Josep, Rambla dels Caputxins o del Centre, Rambla de Santa Mònica) viene anche chiamata Las Ramblas.
Quasi esclusivamente pedonale, può essere raggiunta grazie alla metropolitana che qui dispone di ben 3 fermate.

Las Ramblas
Lungo La Rambla ci sono molti negozi e ristoranti ma anche attrazioni come il museo delle cere, il mercato La Boqueria, il Gran Teatro Liceo, o il Museo dell’Erotismo; lungo la via si alternano anche statue umane, spettacoli dal vivo, bancarelle e caffè.
La Sagrada Familia
Imperdibile è la Sagrada Familia, basilica famosa in tutto il mondo e monumento più visitato di tutta la Spagna.
Progettata da Gaudì che spesso definiva i particolari a mano, è ispirata alla natura, tanto che in qualche modo ricorda i termitai o la sabbia bagnata con cui i bambini giocano sulla spiaggia.
La Torre di Gesù Cristo renderà questa basilica il monumento di architettura sacra più alto d’Europa, arrivando a toccare i 172,5 metri d’altezza.
Ogni facciata rappresenta una fase della vita di Cristo mentre le 18 torri (da cui si gode una spettacolare vista sulla città) sono dedicate agli evangelisti (4), alla Vergine Maria (1), a Gesù (1, la più alta) e agli apostoli (12) e, la scala all’interno è ispirata alle lumache di mare.

La Sagrada Familia
Per quel che riguarda le facciate invece, quella della Passione riporta parole della Bibbia mentre, quella della Gloria sarà decorata con il credo.
La Sagrada Familia è un’opera in avanzamento.
Ancora non è terminata e di fatto si tratta di un cantiere aperto tuttavia, la sua bellezza la rende comunque un’attrazione imperdibile. Affascina sia chi si ferma ad ammirare l’esterno, sia chi decide di entrare e godere della sua opulenza e dei giochi di colore generati dalle vetrate.
Parc Guell a Barcellona
Parc Guell (in onore di Eusebi Güell), progettato da Gaudì, si trova nella parte alta della città. Accoglie i visitatori con 2 casette dall’aspetto fiabesco che precedono la famosa salamandra in ceramica incuneata nella scala a doppia rampa.
Dal 1984 è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e si configura come una delle principali attrazioni di tutta la città.
Sulla collina El Carmel, si caratterizza per l’utilizzo di forme ondulate e continui richiami alle forme vegetali e al mondo animale.
Suggestiva è infatti la passeggiata al coperto, con colonne che richiamano la forma degli alberi, oltre a fontane e arcate artificiali di roccia.
Strepitosa è la panchina di 100 metri, a forma di serpente, ricoperta di mosaico colorato.
Ciò che lo rende particolare e unico, è il ricorso a più riprese, a mosaici e ceramica colorata (utilizzando la tecnica trencadis) che lo rendono allego e vivace.
In origine il parco doveva ospitare anche alcune case che però non vennero mai realizzate perciò ora, è di fatto un parco pubblico in cui si paga solo l’accesso alla zona monumentale.
Internamente si trova però la Casa Museo Gaudì dove, Gaudì, visse tra il 1906 e il 1925.
Imperdibili a Barcellona
Merita sicuramente una visita anche Casa Milà, La Pedrera (la cava di pietra, per lo stile che caratterizza le facciate), opera di Gaudì, come la Sagrada Familia.
L’edificio si compone di 6 piani oltre a un seminterrato, un loft e il tetto mentre 3 sono le facciate e 2 i giardini interni.
Particolarmente affascinante è il tetto che presenta ben 30 camini, tutti vere e proprie opere d’arte che lasciano a bocca aperta.

Casa Milà, imperdibile!
Il Gothic Qartier (o Bai Gotic) è imperdibile per vivere una giornata di relax tra vie e viuzze caratteristiche in cui perdersi tra le attrazioni turistiche e i luoghi di divertimento che questo, che è il centro storico della vecchia Barcellona, può offrire.
Assolutamente imperdibile è il Call, il quartiere ebraico medievale che ospita anche una delle più antiche sinagoghe d’Europa, la Sinagoga Maggiore.
Qui è situata anche la Casa dell’Alchimista o la Casa del Rabbino, una delle poche case che mantiene ancora degli elementi originali.
Sempre nel quartiere si trovano:
- il giardino del Palazzo Reale
- il Museo di storia naturale
- il Museo Diocesano
- il Museo della Cattedrale
- il Museo Picasso
- Port Vell.
Chi vuole invece dedicarsi allo shopping, avrà solo l’imbarazzo della scelta in zone come il Portal de l’Angel dove si trovano molti monomarca internazionali, o Calle Avinyo, con bellissime boutique e locali chic.
Gli amanti dello sport e, soprattutto del calcio, non potranno perdersi una visita al Camp Nou, di proprietà dell’F.C. Barcelona e, naturalmente, una visita al Museo Fútbol Club Barcelona.

Il Camp Nou, tempio del calcio
Tra le altre cose da mettere in lista visitando Barcellona, si possono includere la bellissima Casa Batlló, sempre opera di Gaudì che, dal 2005 è divenuta patrimonio dell’umanità UNESCO.
VI sono inoltre le belle spiagge, a partire da Barceloneta, a Tibidabo, una collina su cui si trova uno dei parchi di divertimento più antichi d’Europa.
Degni di nota sono anche:
- Montserrat
- il Parco del labirinto d’Horta (Parc del Laberint d’Horta)
- la Magic Fountain di Montjuïc
- l’Umbracle (Parco Ciutadella)
- Turó de la Rovira.
Ma questi sono solo alcuni dei luoghi imperdibili.
Barcellona è davvero una capitale in cui in ogni angolo si respira storia, arte, cultura e tanta voglia di divertimento.
1 commento
mi piacerebbe molto visitare barcellona e penso che dopo la fine della pandemia sarà uno dei primi viaggi che farò