Oggi è venerdì 17 e i più superstiziosi si saranno alzati dal letto con una vaga angoscia, con buona probabilità facendo scongiuri su scongiuri.
Questa data però non è considerata nefasta ovunque, altrove è il 13 a portar male e, in passato, narra la leggenda che Esiodo consigliasse ai contadini di non iniziare a seminare proprio il 13.
Perché il 17 porta male?
Le ipotesi che condannano però il 17 sono diverse.
La prima fa riferimento alla Bibbia dove, nella Genesi (7,11) si afferma: “L’anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, nel decimosettimo giorno del mese, in quel giorno tutte le fonti del grande abisso scoppiarono, e le cateratte del cielo furono aperte.”
Da ciò se ne deduce che proprio il giorno 17 ebbe inizio il Diluvio Universale.
Restando in ambito religioso, si fa risalire la morte di Gesù a un venerdì, non uno qualunque ma bensì proprio un 17. Per i credenti, una data decisamente da eliminare.
Uscendo dal terreno religioso ci avventuriamo invece in quello della Smorfia Napoletana dove questo numero rappresenta “la disgrazia”, “la sfortuna” o “la tegola”, come dir si voglia. Se per caso però sognate il 17 io vi consiglio di giocarvelo, potreste perdere (che sfortuna!) ma potreste anche vincere, non si sa mai.
Una teoria differente farebbe risalire le origini di questa credenza all’antica Roma. Qui, sulle tombe dei defunti veniva impresso “VIXI” che, in latino, significa “vissi” , “ho vissuto”.
Anagrammando la parola si ottiene XVII ovvero 17 che, collegato alla sua presenza su una tomba non fa certo ben sperare. In realtà, l’errore nacque nel medioevo quando il passaggio dal latino ai dialetti e l’analfabetismo diffuso portò molti a confondere VIXI con XVII.
Accanto a queste ipotesi ve ne sono altre su cui tuttavia esistono dubbi. Un esempio è quella sull’ordine impartito da Filippo il Bello di uccidere tutti i Templari che, secondo alcune fonti, avvenne un 17 ma, secondo altre il 13.
Restituiamo un po’ di pace però a questo povero numero rifacendoci alla Kabbalah ebraica che lo considera un numero propizio, il numero della speranza e della saggezza.
Anche nei tarocchi, il 17 (Le stelle) è di buon auspicio perché contiene il 10 e il 7, presagio di trionfo, buona riuscita, rinnovamento. Sia dritta che rovesciata, indica sempre una speranza.
Se proprio volete crederci fate pure tutti gli scongiuri e ricordate, che, come disse Rossella: “Dopotutto, domani è un altro giorno!”.
7 commenti
Io conoscevo solo la spiegazione dell'anagramma di VIXI! In ogni caso, non sono superstiziosa! ;)
Niente scongiuri allora? ;-)
Te lo dirò domani….ahahahah
Allora aspetto ahahahah.
ma che dire… io non credo che il 17 porta sfortuna
incrociamo le dita…
monica
@Mara, anche io non ci credo :-)
@Monica, ormai ci siamo, poche ore ancora :D