Lo zafferano, il cui nome botanico è crocus sativum, può essere utilizzato in cucina per preparare risotti, dolci, per accompagnare pesci o nella preparazione di liquori (come lo Swedish Bitter, amaro svedese dalle molte proprietà curative) tuttavia, grazie alle sue proprietà, può anche essere utilizzato per curare alcuni disturbi.
I suoi costituenti principali sono crocina, picrocrocina, fitosteroli, olio essenziale, vitamine B1 E B2 e, in dosi eccessive può rivelarsi tossico, avere effetti narcotici e rivelarsi uno stimolante uterino.
La parte utilizzata della pianta dai bei fiori color viola, è costituita dagli stimmi arancio, che spesso si trovano in commercio anche nei comuni supermercati e possono essere utilizzati per cucinare in alternativa alla più diffusa polverina; ha un sapore leggermente amarognolo e un buon potere antiossidante, ma anche digestivo, disintossicante, sedativo, preventivo delle infezioni intestinali, emmenagogo e antispasmodico.
In passato, nell’Antico Egitto era utilizzato per tingere e per aromatizzare, poi, come nel Medio Evo e il Rinascimento, fu utilizzato per scopi medici, senza dimenticare di gettare uno sguardo alle sue proprietà afrodisiache… un rivitalizzante dei sensi, un buon ingrediente per una serata romantica. Dioscoride ne elencava le proprietà medicamentose e, già all’epoca, metteva in guardia da possibili contraffazioni poiché il suo costo è sempre stato elevato per via dell’enorme quantità necessaria e delle numerose ore di lavorazione utili per ottenerne quantità utilizzabili esigue.
Con lo zafferano si produceva un unguento chiamato crocomagna, che permetteva di curare molti disturbi mentre, nel 600, si mormorava che permettesse di rianimare i moribondi evitando che passassero a miglior vita.
Oggi, non gode più della fama di un tempo perché spezie più facilmente accessibili e a un costo molto più basso sono a disposizione di tutti però, viene talvolta utilizzato in caso di mal di denti, dolori mestruali, Alzheimer, gengiviti, per favorire la digestione, ridurre la febbre, in caso di crampi e per sopprimere l’appetito; localmente può essere applicato in caso di contusioni e nevralgie.
Un pizzico di zafferano, aggiunto al latte, ha una funzione stimolante nei casi di ragazze in cui la pubertà tenda a tardare; utilizzato allo stesso modo, aiuta a ritrovare la libido, funzionando come stimolante sessuale.
Secondo studi dell’Amala Cancer Research Centre Kerala, lo zafferano viene ritenuto utile a combattere alcuni tipi di cancro; talune sperimentazioni hanno riportato risultati incoraggianti, un’applicazione topica ha inibito il cancro alla pelle mentre la somministrazione orale ha inibito il tumore nei topi.
In tutti i casi, è anche una buona fonte di minerali come calcio, potassio, rame, selenio, zinco, ferro e magnesio ma è anche ricco di vitamina A, C, riboflavina, acido folico e niacina.
E’ stato dimostrato che la crocina contenuta nello zafferano, può risultare utile per aumentare il sangue nella retina, trattare la retinopatia ischemica e la degenerazione maculare senile.
7 commenti
Ho trovato molto interessante il tuo articolo. Non conoscevo tutte queste proprietà dello zafferano, pensavo si utilizzasse solo per cucinare.
io lo zafferano l ho uso spesso in cucina proverò ad utilizzarlo anche in questo modo grazie al tuo post
uso spesso lo zafferano per molti piatti, e devo dire che li rende molto più leggeri e digeribili, devo provare anche altri modi, grazie per le ottime info
mi hai aperto un mondo! uso spesso lo zafferano sia nei risotti che in altre ricette perchè mi piace molto ma ignoravo tutte le sua proprietà
Ho letto alcune proprietà dello zafferano che non conoscevo…… molto interessante il tuo articolo davvero!
E io che lo usavo solo nel risotto!!! ma pensa te quanti utilizzi davvero interessante questo post adoro le spezie poi
Adoro lo zafferano e con questo bellissimo articolo ho scoperto molte proprietá che non conoscevo grazie :)